L’antispecismo spiegato ad una forzanovista?

Da Veganzetta online: www.veganzetta.org/?p=1396


fn bastafroci - L'antispecismo spiegato ad una forzanovista?In seguito alla pubblicazione dell’articolo L’animalismo di Forza Nuova: www.veganzetta.org/?p=1039 del 9 gennaio 2012, Angela Spadafora ci scrive il commento riportato di seguito, a cui rispondiamo.

Sono Angela Spadafora: sono rimasta allibita e dispiaciuta nel leggere il vostro commento. Premetto, prima di rispondervi, che, pur rimanendo forzanovista (e non neofascista!), non sono più esponente e militante di Forza Nuova: rispondo, quindi, a puro titolo personale. Cosa c’è di cosi incredibile nel fatto che un’antispecista aderisca a Forza Nuova? Ritengo il forzanovismo un’ideologia antiimperialista ed anticapitalista che va oltre i concetti di destra e sinistra, che difende la vita e la libertà di manifestazione del pensiero, che lotta contro massoneria, poteri forti ed ogni forma di sfruttamento dell’uomo sull’uomo (evidentemente favorito, consapevolmente o meno, da chi sostiene oggi, in un sistema capitalistico qual’è quello attuale, l’immigrazione).
Da antispecista condanno non solo le discriminazioni verso, come lo chiamate voi, il “diverso” umano, ma, ovviamente, anche quelle contro il “diverso” non umano. E non mi pare proprio che il forzanovismo si “basi” sulla discriminazione del “diverso” umano: avere una posizione politica di contrarietà all’immigrazione è una cosa, discriminare una persona perché ha un colore o un pensiero diverso è altro. Perché ho accettato di candidarmi in una lista animalista/ambientalista, dove ci sono, peraltro, attivisti animalisti di varia provenienza politica (Stefano Bovone, il resp. prov. della LAC, non è certo forzanovista)? Perchèéè gente con cui faccio attivismo animalista, per cui sono certissima che non ha intenzione di strumentalizzare gli animali. A cosa serve candidarsi in una lista animalista? Serve, prendendo CHIARAMENTE posizione, a dar voce a coloro che non ne hanno proprio in quei contesti in cui si decide anche per loro. Ammesso che si ci arrivi in quei contesti! Del resto, per chi ha mire diverse è più facile scegliere altre strade! E cmq tranquillizzatevi: non è detto che la lista la presentiamo. Sapete c’è il referendum contro la caccia da seguire e troppe cose insieme non riusciamo a farle! Resta comunque il disprezzo per chi strumentalizza gli animali per far prevalere le proprie simpatie politiche su quelle degli altri. Continuerò a leggere la Veganzetta anche se m’avete fatto proprio arrabbiare.

La replica di Veganzetta:

fn camponomadi - L'antispecismo spiegato ad una forzanovista?La storia di Forza Nuova (che per brevità d’ora in poi citeremo con il suo acronimo FN), il suo retroterra culturale e le sue origini movimentiste sono di pubblico dominio: le idee veicolate da tale partito sono chiaramente esposte in otto punti e nel programma politico pubblicati sul sito web ufficiale, e sono altrettanto chiaramente esposte attraverso l’ampia, eloquente e variegata produzione di materiale informativo cartaceo, nonché dai ben noti comportamenti dei suoi appartenenti. Possiamo principiare dall’aperta e violenta ostilità contro le persone omosessuali che nella migliore delle ipotesi vengono definite “sodomiti” o “froci”, o considerati dei pervertiti da curare, a dimostrazione di quanto detto è utile visionare il manifesto di FN che recita BASTA FROCI.

Si può continuare citando le posizioni di FN sulle popolazioni nomadi sempre poste in correlazione con atti di violenza e stupro, è utile visionare il manifesto di FN che recita CAMPO NOMADI PERICOLO.

Gli esempi come quelli succitati si potrebbero sprecare, non è però nostra intenzione porre in evidenza ciò che è sotto gli occhi di tutti, ma chiarire – qualora ve ne fosse ancora bisogno – che modelli di pensiero come quelli proposti dai partiti, gruppi e movimenti di destra ed estrema destra (e più in generale conservatori e tradizionalisti) non possono in alcun modo essere affiancati a quanto si afferma in ambito antispecista, e questo semplicemente perché l’antispecismo è portatore di istanze egualitarie e di liberazione animale, liberazione intesa nel senso più ampio e concreto del termine, senza alcuna dicotomia tra l’animale umano e l’animale non umano. In estrema sintesi la liberazione animale (obiettivo dell’antispecismo) potrà verificarsi solo se completa e totale, e se pertanto comprenda anche la liberazione umana.
Da ciò ne consegue che essere antispecista significa parimenti essere contro ogni tipo di discriminazione sessuale (vedasi primo manifesto di FN), o contro ogni tipo di discriminazione su base culturale, etnica o o di presunzione di razza (vedasi secondo manifesto di FN); allo stesso modo in ambito antispecista si afferma la più categorica presa di distanza dall’antropocentrismo così caro ad esempio alla stragrande maggioranza delle religioni, ed in primis a quella cattolica romana (uno dei punti di riferimento del programma di FN). Ma limitiamoci a questo e torniamo al testo inviato da Angela Spadafora che ci chiede “Cosa c’è di cosi incredibile nel fatto che un’antispecista aderisca a Forza Nuova?”, la risposta potrebbe concretizzarsi in un’altra domanda: come può essere credibile chi è contemporaneamente contro l’omosessualità e contro la discriminazione sessuale, contro le popolazioni nomadi e gli extracomunitari visti come invasori e contro il razzismo, contro l’antropocentrismo e a favore della chiesa cattolica romana con la sua visione della famiglia naturale e del ruolo perennemente subordinato e marginale della donna, contro la violenza e la sopraffazione e a favore dell’eliminazione della legge sull’apologia del fascismo (la famosa legge Scelba) e via discorrendo?

Il minimo che si possa pensare di una persona come questa è che sia in preda ad una preoccupante confusione mentale, o che sia in perfetta malafede, e che tenti di utilizzare l’antispecismo come veicolo propagandistico e come trampolino di lancio personale per attirare le simpatie di potenziali elettrici ed elettori. Quanto scrive Spadafora è grave sia per i contenuti, sia per la spudorata contraddittorietà: non si può confondere un animalismo sui generis con l’antispecismo, e non si può in alcun modo sfruttare l’idea antispecista spacciandola per un concetto buono per tutte le stagioni e per tutti gli usi.
Detto ciò ci piace far notare che in quanto antispecisti non abbiamo simpatie politiche intese come schieramenti o blocchi di potere da contrapporre ad altri secondo una logica partitica retaggio del secolo passato, e questo perché seppur idealmente vicini ai principi di libertà ed uguaglianza ispiratori del pensiero comunista ed anarchico, non possiamo non constatare la scandalosa indifferenza di coloro che si reputano di sinistra alla causa antispecista. Ci sarebbe infine da far notare a Spadafora che noi non chiediamo a nessuno il voto, per il semplice motivo che il modello socio-politico e culturale della società umana in cui viviamo, e le dinamiche di potere a cui siamo assoggettati, non appartengono al nostro orizzonte morale.

Indirizzo breve di questa pagina: https://www.manifestoantispecista.org/web/MIPKU

3 Commenti

  1. Gli sviluppi:

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    Fonte: Veganzetta.org

    # Andrea Argenton
    il 08 mar 2012 alle 21:01

    Per quanto possa essere di interesse, riporto il contenuto di un breve articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore in data 11 febbraio 2011:

    Legittimo definire Forza Nuova xenofoba, razzista e antisemita

    Definire Forza Nuova “xenofoba, razzista, violenta e antisemita” non integra il reato di diffamazione. Lo ha stabilito la Cassazione (4938/11) confermando il non luogo a procedere per un’intervista rilasciata dal vicepresidente della Provincia di Roma alla cronaca locale del Corriere della Sera. Secondo il Gip lo giustifica l’esercizio di critica, che ha limiti piu’ ampi del diritto di cronaca, mentre per i giudici di legittimita’ gli aggettivi contestati sono applicabili al partito in questione in quanto prosecutore dell’ideologia fascista, che ebbe “storicamente” quei caratteri.

    # Angela Spadafora
    il 13 mar 2012 alle 13:32

    Beh, che mi si venga a spiegare l’antispecismo mi fa sorridere. Ma è un sorriso amaro, perchè è evidente la faziosità della posizione di chi scrive. Non si può usare l’antispecismo per affermare la propria posizione politica a danno di quelle altrui! Perchè è di questo che si tratta. Ed è questo che è grave! L’antispecismo rifiuta la discriminazione basata sulla specie: l’ appartenenza alla specie umana non giustifica il potere di uccidere o sfruttare altri esseri senzienti appartenenti ad altre specie. Questo è l’antispecismo! E non mi pare che ci sia da aggiungere altro! Quale animalismo sui generis? E non sono in preda ad una preoccupante confusione mentale come ipotizzato! E non sono neppure in perfetta malafede, dal momento che sono il mio impegno ed il mio stile di vita a parlare per me! E non sono neppure alla ricerca di un veicolo propagandistico o di un trampolino di lancio personale, anche perché ci sono argomenti ben più convincenti e popolari dell’antispecismo per garantirsi un immediato successo elettorale (e non ci vuole una persona particolarmente intelligente per capirlo!)! Troppo facile dare del matto, del disonesto o del cinico accaparratore a chi non si capisce o, peggio, non si vuol (perché conviene) capire! Ci tengo a sottolineare che non sono più esponente, ne militante di FN (e non è vero che sono stata cacciata, come ha insinuato qualcuno in una mailing list che sta circolando) : quindi, la mia non è più ne una voce del partito, ne di sua necessaria difesa. Non devo raccogliere alcun consenso per FN, ma alcune precisazioni mi sembra proprio il caso di farle! FN non è antispecista, ma non lo sono neppure gli altri partiti. E fin qui, concordiamo. Il fatto, però, che sia l’unico partito ad avere come primo punto di lotta la difesa della vita (almeno umana) me lo rende già molto più simpatico di altri partiti o movimenti che appoggiano la libertà di uccidere e non il diritto alla vita (e non m’importa se uno lo fa per giustificazioni religiose o meno). I principi ispiratori dell’anarchismo o del comunismo che dicono al riguardo? Chi si reputa di sinistra porta avanti istanze antiabortiste? No. Quindi? Se uno è contro l’aborto (ed FN è L’UNICO partito che ha una posizione netta al riguardo) non è antispecista solo perché non si reputa di sinistra (e magari neppure di destra)? Circa la questione “omosessualità”, non mi risulta che vi siano tra i forzanovisti, DI FATTO, atteggiamenti omofobici o discriminatori. Gli omosessuali, come persone, hanno, ovviamente, gli stessi diritti e doveri di tutti. Quello che si è sempre contestato è il pretendere, da parte della lobby omosessualista, privilegi per gli omosessuali. E le contrapposizioni (eccessive o anche provocatoriamente irritanti nella propaganda: e questo ci sta che lo critichi/ate!) alle parate pretestuose, organizzate con denaro pubblico, erano finalizzate a questo. Non mi pare che FN affermi che un omosessuale, magari ottimo medico o insegnante, debba essere ghettizzato per la propria omosessualità. Circa la questione rom, è chiaro che non è il “rom” ad essere un problema, ma quel che accade nei campi. Ricordo che Roberto Fiore, in qualità di membro della delegazione europea deputata a verificare il rispetto dei diritti civili in Italia e le condizioni dei campi rom, aveva chiesto, testualmente, “di sapere dove si trovino i 200 bambini rom coinvolti nel giro di pedofilia ’Fiori nel fango’ e quali ne siano le condizioni, visto che di loro non si sa più nulla”. Era sua preoccupazione la salvaguardia ed il benessere di quei bambini, non ne voleva certo la discriminazione perché erano rom! Circa gli extracomunitari, se FN è di ispirazione cattolica, non può essere razzista: su questo, se permettete, non ci piove. Il blocco dell’immigrazione è altra faccenda e, personalmente, lo vedo OGGI come UNICA soluzione di contrasto diretto al sistema capitalista. E parlo di soluzione concreta ad un problema concreto, non di soluzione ideale (che resta un’utopia). Ma magari per chi scrive un antispecista deve per forza essere, anche NEL SISTEMA ATTUALE, favorevole all’immigrazione! Quanto all’eliminazione delle leggi che comprimono la libertà di manifestazione del pensiero (qualunque esso sia) trovo che sia una cosa giusta: mi pare fuori dal mondo ed anche irritante che uno non possa proporre, in via speculativa, una ricostruzione storica alternativa (magari anche smontabilissima e ridicolizzabile attraverso la documentazione storica) o che non siano trattati allo stesso modo gesti (di per se innocui) che sono riconducibili ad ideologie che certo si sono rivelate nel mondo storicamente, quindi nei fatti e non nella teoria, TUTTE (ripeto: TUTTE!) violente ed antilibertarie. Quanto al “fascismo” di FN richiamato nel commento, ritengo che antimperialismo e fascismo (o anche neofascismo) non siano compatibili. La principale caratteristica dell’ideologia fascista è la vocazione imperialistica. Le posizioni di FN in politica estera vanno chiaramente in direzione contraria. FN è filopalestinese e sostiene il diritto dei popoli all’autodeterminazione (vedi posizione pro-Tibet). Poi, per la carità, uno può, in cuor suo, ritenersi quel che vuole! E, quindi, non è detto che da altri o anche dalla maggior parte delle persone che stanno in FN avrai una risposta identica alla mia, la mia però è, evidentemente, quella logica! Che poi mi chiedo: se FN è xenofoba, razzista, violenta e antisemita, come la Cassazione dice che può essere definita, come mai non la sciolgono e non ci (dato che ne ho fatto parte) arrestano tutti? E’ qui, secondo me, che c’è davvero contraddizione, non nella mia posizione! Scandalizzati o irritati per quel che ho scritto? Pazienza, me ne farò una ragione! Non è la prima volta che si sono esercitati meccanismi di chiusura o di sospettosa ostilità nei miei confronti: è successo ovunque io mi sia trovata a muovermi e non me ne sono mai fatta un problema! Quanto all’opportunità della partecipazione o meno alla vita politica del paese, il modello socio-politico e culturale della società umana in cui viviamo, e le dinamiche di potere a cui siamo assoggettati, non appartengono neppure al mio orizzonte morale, caro/i scrivente/i, ma non partecipando alla vita politica del paese non si fa certo un buon servizio agli animali e neppure agli esseri umani. Le conquiste, anche per gli animali, piaccia o meno (e non è detto che a me piaccia), passano, come tutto, attraverso la politica. E la politica farà anche schifo (ne sono perfettamente cosciente), ma è l’unica via! O pensi/pensate che si poteva arrivare ad avere un referendum che può portare a salvare milioni di animali senza l’uso degli strumenti messi a disposizione dal sistema? E spero che, sul punto, la veganzetta spinga per il raggiungimento del quorum e che, quindi, inviti tutti i piemontesi (e che gli anarchici recuperino la scheda elettorale dal cassetto o che se la facciano rifare se le hanno fatto fare altra fine!) ad andare a votare! O siete preoccupati dal fatto che ci saranno dei rimborsi elettorali per il comitato promotore? Circa l’opportunità di liste civiche o movimenti politici dichiaratamente “animalisti” (dichiaratamente antispecisti non è possibile perché la gente non sa neppure di cosa parli), a mio avviso possono servire a dare degli indirizzi ed anche ad ottenere dei risultati! E se qualcuno mi propone di sostenerli, non vedo perché non dovrei! Il programma della lista ripropone, oltre a cose nuove, anche battaglie per cui le associazioni avevano raccolto le firme in città, senza però riuscire ad ottenere nulla: ottenere il sostegno elettorale può servire ad ottenere quei risultati! E se i voti non saranno chiesti per la lista (perché ripeto le persone che ne fanno parte, me compresa, sono impegnate nella campagna referendaria che adesso è, ovviamente, prioritaria e, quindi, non è detto che la si presenti!), saranno chiesti per chi (riconducibile a liste civiche e non partiti) si impegnerà seriamente, in caso d’elezione, a realizzare tutti o alcuni dei punti del programma! E ritengo che sia giusto cosi!

    # Masque
    il 14 mar 2012 alle 16:23

    Mi sembra che la seconda risposta non faccia altro che confermare il sincretismo della sua posizione.

    # Masque
    il 14 mar 2012 alle 19:05

    Sarà sincronicità… Ho appena trovato un bell’articolo che affronta una parte importante di questo tema.
    http://asinusnovus.wordpress.com/2012/03/13/sessismo-razzismo-specismo/

    Aggiungo solo una cosa. Se Angela Spadafora, fra tutti i partiti esistenti e le associzioni extra-politiche, ha deciso di affiancarsi proprio a Forza Nuova, sapendo che in essa fanno parte anche correnti violente e xenofobe (penso che sia irrealistico negarlo) ed attira anche persone che si caratterizzano per ideologie violente e xenofobe, e non ad altro, può avere fra i vari motivi questi tre: non le importa di queste correnti, le importa e le approva, le importa e non le approva.
    In tutti e tre i casi, non si dovrebbe sorprendere se, dall’esterno, la sua scelta appare contradditoria.
    Prima avevo scritto sincretismo, perché sono certo che internamente non trovi nessuna contraddizione, ma riesca a far convivere queste ideologie che, da chi non è direttamente coinvolto (io non sono lei), appaiono contrastanti.

    # Veganzetta
    il 22 mar 2012 alle 18:21

    Grazie per il link interessante.

    Comunque nel marasma scatenato forse è utile chiarire che l’antispecismo non è contro l’aborto in quanto non si parla di una filosofia pro-vita o squisitamente biocentrica. L’antispecismo tutela e rispetta l’individuo, e fino a prova contraria l’individuo senziente e raziocinante che ha nel suo grembo un figlio può e deve decidere in perfetta libertà ciò che intende fare.
    I referendum sono fatti per essere puntualmente disattesi: un sistema iniquo non può generare equità, non sono le leggi che devono cambiare, ma la mentalità della gente.

    # Angela Spadafora
    il 22 mar 2012 alle 21:33

    Rispondo sia a Masque che a Veganzetta

    La mia posizione può apparire contrastante solo a chi è prigioniero di gabbie sistemiche. Il mio pensiero, di fatto, è perfettamente lineare. Difendo, senza operare discriminazioni di specie, la vita e non approvo alcuna forma di sfruttamento degli esseri senzienti. Le ideologie violente o xenofobe, mi pareva di essere stata chiara, le condanno tutte a prescindere dal colore. E se incontro persone violente o xenofobe cerco di capire ed, ove possibile, di modificare l’impostazione errata di un problema. A Veganzetta ricordo che, fino a prova contraria, è un individuo anche quello racchiuso nel grembo materno. La differenza tra me e te è che io difendo la vita dell’essere più indifeso, tu difendi la libertà di un individuo di interrompere la vita di un altro individuo. E l’antispecismo non ha nulla a che vedere con l’essere contro o a favore dell’aborto. L’antispecismo rifiuta la discriminazione basata sulla specie. Questo è ed il volerlo arricchire con posizioni tue è fuorviante. Un antispecista può ben essere contro l’aborto. Quanto alle ultime 2 righe del tuo intervento, ti faccio notare che, se è cosi che la pensi, allora, per coerenza, devi affermare anche che, finchè non cambia la mentalità della gente, non serve a nulla neppure manifestare per far chiudere l’allevamento lager di Montichiari. Io la penso diversamente da te: serve vincere il referendum, serve manifestare per far chiudere l’allevamento lager. Ed il perchè è evidente: la mentalità della gente non cambierà dall’oggi al domani. Ci vuole tempo ed ogni passo nella direzione giusta va sostenuto, non boicottato. E sul referendum la pensano come me tutte le più importanti associazioni animaliste italiane: ti basta andarti a leggere la lista dei promotori e dei sostenitori per averne prova. Le utopie vanno bene finchè sostengono una lotta che va nella direzione giusta, quando la ostacolano devono essere abbandonate.

    # Veganzetta
    il 23 mar 2012 alle 11:49

    La tua posizione appare per quello che è: priva di alcuna logica e coerenza, ne abbiamo già spiegato i motivi, non serve ripetersi. Il problema è personale: non siamo noi a dire che non discriminiamo alcun essere senziente e nel contempo rivendichiamo l’apparteneza ideologica ad un partito che attacca sui muri volantini con scritto “basta froci”. Chi sta nel grembo materno è un individuo biologico nel senso che è un essere vivente con proprie peculiarità, in diretto contatto con chi lo ha generato che ha pieno e completo diritto di decidere per lui. La questione sull’aborto è molto complessa e non può essere liquidata in questo modo, pertanto ci si limita a dire che l’antispecismo non lotta per la vita in senso lato, ma per la liberazione animale, degli individui animali, da ciò ne consegue che fa proprie anche le istanze di liberazione delle donne che devono essere libere di decidere sui propri figli senza che qualcuno (o peggio qualche istituzione) dica loro ciò che devono o non devono fare.

    E con questo chiudiamo il confronto.

    # Angela Spadafora
    il 24 mar 2012 alle 14:13

    La mia posizione è perfettamente logica e coerente. Se non ti risulta chiara non so che farci. Quanto alla provocazione da te riportata (e, cmq, non mi risulta che quel manifesto sia stato rivendicato) mi pareva di aver già fatto capire la mia posizione: chi organizza, con soldi pubblici, parate pretestuose (oltre che di gusto carnevalesco) per ingannare la gente ed ottenere privilegi non è migliore di chi non trova, per farsi sentire, qualcosa di diverso dall’insulto. Il tuo richiamo è, quindi, chiaramente solo finalizzato ad imporre a chi legge un giudizio negativo sulla mia persona. Ed, invece, io sono tutt’altro che matta e mi rendo conto che non potevi fare diversamente per chiudere un confronto che incominciava a risultarti scomodo!
    Piuttosto, è dalle tue ultime parole che è risultato evidente quanto sia scandalosa la TUA di posizione!
    Cercando di far passare una TUA personale visione “arricchita” dell’antispecismo scrivi: “fa proprie anche le istanze di liberazione delle donne che devono essere libere di decidere sui propri figli senza che qualcuno (o peggio qualche istituzione) dica loro ciò che devono o non devono fare”
    ti rispondo: NON ESISTE!!! OGNUNO DI NOI APPARTIENE A SE STESSO,NON A CHI LO HA CONCEPITO, NON ALLA SOCIETA’!!! NON ESISTE CHE QUALCUNO POSSA DISPORRE DELLA VITA DI UN ALTRO!!! E COMPITO DELLE ISTITUZIONI DOVREBBE ESSERE PROPRIO QUELLO DI IMPEDIRE GLI ABUSI!!! Quel che hai scritto non è che espressione di una mentalità vecchia di secoli: nell’antica Roma si consentiva al pater familias di disporre della vita di un altro individuo, oggi si consente alla donna di disporre della vita di un altro individuo! No, proprio no. Io voglio una società diversa da questa. Voglio una società in cui si faccia prevalere il DIRITTO alla vita e non la LIBERTA’ di infliggere la morte! Tu sei ancorato, anche se non te ne rendi conto, ancora a schemi passatisti! Si è semplicemente passati da un’impostazione maschilista ad un’impostazione femminista, ma la violenza sul più debole è rimasta.
    Il tuo tentativo di mettere il TUO cappello ideologico sull’antispecismo fa tristezza e, fortunatamente, è destinato a fallire miseramente!
    E, poi, molto dannosa per le lotte di tutti i movimenti che operano per il riconoscimento dei diritti degli animali rimane la posizione di chi ritiene che “non sono le leggi che devono cambiare, ma la mentalità della gente”.
    Non sono io a dover rivedere le mie posizioni, ma tu.
    E di questo sono certa. E non sono l’unica ad essermene accorta.
    Poi, continuo a pensare che la veganzetta, nonostante certe tue scivolate, contribuisca a divulgare un modo giusto di agire nel mondo e che, quindi, vada, per questo, sostenuta.Quindi, tanti saluti e buon lavoro.

    # Masque
    il 25 mar 2012 alle 18:00

    Ritengo che ci sia differenza fra una mente non ancora formata, ed una che si è giù sviluppata biologicamente e psicologicamente. Si può dire che la prima sia una “mente potenziale”. Sono anch’io per il diritto alla vita, ma non per l’obbligo alla vita. La questione è abbastanza complessa ed ogni situazione andrebbe discussa a sé. Ed è proprio per questo motivo che non ci possono essere obblighi di legge o di istituzioni o persone terze rispetto a chi ne é direttamente coinvolto, che impongano che un parto debba sempre essere portato a termine (allo stesso modo, viceversa: non si può obbligare all’aborto). Vabbeh…

    “non sono le leggi che devono cambiare, ma la mentalità della gente” è una frase logica e sensata. Possiamo cambiare qualsiasi legge, ma sarà pure sempre l’individuo a decidere, in ultima istanza, se seguirla o meno. Oltretutto, la mentalità diffusa secondo la quale gli individui debbano affidarsi alle istituzioni, che sia stato, religione o quant’altro, non fa altro che spostare su terzi la propria responsabilità. Invece di comprendere e scegliere autonomamente, si delega a qualcun altro la propria scelta, deresponsabilizzandosi. Si rimane, così, alla stragua di infanti, immaturi politicamente e nei confronti della società.

    • sono capitato su questo sito dopo aver letto l’ennesimo attacco di alcuni (spero) antispecisti a persone di destra (estrema o moderata, pare che non cambi granchè) impegnate in iniziative a carattere animalista.
      Il primo commento è un riso amaro: è “incredibile” notare come persone che sono coscienti di sostenere una causa così importante come l’antispecismo e al contempo talmente poco suffragata da ritenere che le grandi conquiste di questo passo richiederanno altri decenni, anzichè collaborare con chiunque si dichiari animalista, si mettano a fare discriminazioni di natura politica tra gli attivisti! Già siamo (includo me stesso) pochissimi rispetto a quanti dovremmo essere per ottenere i nostri scopi, in più alcuni vogliono escludere altri dalla lotta. Non si può non notare fra l’altro come, in ambito animalista come in tutti gli altri, siano gli estremi di sinistra a voler “far fuori” quelli di destra e non il contrario! Dunque è evidente quale delle due fazioni discrimina l’altra (per esempio: so di manifestazioni di FN contro i gay pride, ma non che questi ultimi siano stati impediti o ostacolati da FN; mentre so di gruppi di estrema sinistra che vogliono letteralmente impedire a FN di manifestare, il che è ben diverso da manifestare posizioni diametralmente opposte). Il nodo della questione secondo me è proprio questo: cosa s’intende per discrimazione. Discriminare vuol dire, così come fa un filtro, distinguere alcune cose da altre diverse, e “accettare” le une o le altre. Quindi è un’operazione assolutamente lecita e in alcuni casi doverosa. Tutti discriminiamo e dobbiamo discriminare, il giusto dallo sbagliato, tanto per cominciare. Sono i criteri in base a cui si discrimina che devono essere quelli giusti. E’ giusto discriminare tra uomini e animali (lo vogliamo chiamare specismo?), dipende quali disparità si vogliono consentire e quali proibire. Un’antispecista deve pretendere il diritto di voto per gli animali? Ovviamente no, è una assurdità, gli animali non possono votare, gli esseri umani sì. E ciò nonostante chi governa decide anche per gli animali, quindi dovrebbe essere scelto anche da loro, ma loro non possono farlo, quindi tocca a noi, perchè noi siamo una specie diversa, intellegente è più evoluta. Non credo che sia una affermazione antispecista. E naturalmente, a fronte di questo diritto che non può che essere solo nostro (discriminazione lecita, logica e naturale), ce ne sono altri, quasi tutti direi, che gli animali dovrebbero avere così come li abbiamo noi ma non hanno perchè la stragrande maggioranza dell’umanità, e di conseguenza la totalità dei governi, ritiene di dover loro negare, in base a discriminazioni queste sì illecite, illogiche e immorali. Ovviamente parlo del diritto alla vita fino alla morte naturale, alla salute, e all’assenza di sfruttamento da parte di altri individui; insomma i diritti di qualunque essere vivente in quanto tale, che nasce perchè possa vivere naturalmente la sua vita, senza che altri gli debbano provocare dolore, sofferenza e morte. Ecco che si capisce quali differenze dobbiamo mettere fra noi e gli animali, quali diritti non possiamo loro attribuire e quali DOBBIAMO concedere. Le discriminazioni in senso assoluto sono sbagliate. A proposito quindi di discriminazioni: qui l’esponente di FN è accusata di aderire a un partito che discrimina le persone in base all’etnia e all’orientamento sessuale. Posso essere posizioni giuste: FN ritiene che una coppia di omosessuali, che per natura non possono generare prole, non debbano avere in adozione figli che per natura devono crescere con padre e madre? Mi sembra una discriminazione del tutto logica, e quindi giusta. L’opposizione all’immigrazione (e non l’odio verso l’immigrato: l’odio nella politica italiana è stato palesato sopratutto da una parte politica nei confronti di 1 persona in particolare) nasce da idee nazionaliste che possono essere condivise o meno, e con maggiore o minore rigore. Se il partito teme tra decenni una popolazione italiania costuita per una percentuale rivelante da persone di colore non di origine italiane, è una sua prospettiva che lecitamente cerca di contrastare, ferma restando la legittimità delle idee contrarie. Non vedo dunque in queste idee dicriminazioni indiscutibilmente sbagliate, anzi. Quello che che so e che l’esponente ha ribadito, ed è un aspetto fondamentale, e il rispetto della vita (almeno umana) che il partito ha e che esprime, in simbiosi con La Chiesa e quindi, a monte, con il cattolicesimo, mediante la lotta ad aborto ed eutanasia, mostrando che nessun individuo può provocare la morte di un altro, anche con la scusa che quest’ultimo è ancora nel grembo materno o è malato incurabile. Il rispetto della vita propria ed altrui è un’aspetto della contrarietà alla sopraffazione di alcuni individui su altri, che è una discriminazione sbagliata. Sembra invece che tale discriminazione, ossia il potere che viene dato alla madre di decidere della vita del nascituro o a terzi della vita del moribondo, sia condivisa dagli antispecisti di sinistra e quindi per essi valga anche in ambito animale. Ecco che chi accusa l’altra parte politica di avere idee che costituiscono discrimazioni lecite tra esseri umani, poi ne approva altre illecite tra essere umani e conseguentemente da esseri umani ad animali. Posso immaginare, che coerentemente con le loro idee, tali antispecisti siano favorevoli alla soppressione di animali che ritengano non più in grado di “vivere dignitosamente”, esattamente come, per antispecismo, lo sono nei confronti degli esseri umani. Per concludere, questo a mio parere succede quando l’animalismo non parte dal rispetto della vita in tutte le sue forme ma (e forse il termine antispecismo è inteso in questo modo) semplicemente dalla voglia di contrastare le sopraffazioni tra individui, che siano intraspecie (umana) o interspecie. Ecco che a questo punto, fermo restando che per il successo della causa occorre unire tutte le varie forme di animalismo e antispecismo, più o meno coerenti tra di loro, preferisco riferirmi a chi, come l’esponente di FN, deriva il suo animalismo da principi più corretti.

  2. Per Visitatore,

    Grazie per il tuo lungo intervento che se non altro ha il pregio di evidenziare alcuni problemi di carattere pratico che sussistono e che è giusto affrontare.
    Di seguito la risposta per punti:

    1) Tu scrivi “è “incredibile” notare come persone che sono coscienti di sostenere una causa così importante come l’antispecismo e al contempo talmente poco suffragata da ritenere che le grandi conquiste di questo passo richiederanno altri decenni, anzichè collaborare con chiunque si dichiari animalista, si mettano a fare discriminazioni di natura politica tra gli attivisti!”

    Proprio perché si è coscienti di sostenere una causa così importante si tenta di evitare che tutto venga gettato alle ortiche o assorbito da chi appropriarsene per perseguire altri scopi.
    Il primo grande problema che evidenzi è la totale confusione che si fa con l’animalismo e l’antispecismo: l’animalismo può benissimo non essere antispecista (si pensi solo alle tante associazioni di tutela animale o solo di alcuni Animali), l’antispecismo è ANCHE animalista, anzi deve moltissimo all’animnalismo, ma non è solo questo. Pertanto con tale presupposto è chiaro che non basta dichiararsi animalisti per essere automaticamente antispecisti, infatti non c’è nulla di strano nel constatare che ci sono molti gruppi e associazioni animaliste che hanno orientamenti politici di destra, ciò che si vuole evidenziare è che tale eventualità è impossibile in ambito antispecista.

    2) Tu scrivi “(per esempio: so di manifestazioni di FN contro i gay pride, ma non che questi ultimi siano stati impediti o ostacolati da FN; mentre so di gruppi di estrema sinistra che vogliono letteralmente impedire a FN di manifestare, il che è ben diverso da manifestare posizioni diametralmente opposte).”
    Quindi in tutta onestà ti sentiresti di affermare che se ne avvesse la possibilità FN non impedirebbe ai gay di manifestare? Cerchiamo di essere seri per favore.
    Non si tratta di libertà di parola, si tratta – in questo specifico caso – di un soggetto politico che nulla ha a che fare con la democrazia.

    3) Tu scrivi “Sono i criteri in base a cui si discrimina che devono essere quelli giusti.”
    Ci sono due problemi in tale frase, il primo è che l’antispecismo non parla di discrimine, ma di discriminazione in base a criteri antropocentrici e del tutto arbitrari (vedasi definizione di antispecismo in “Proposte per un Manifesto antispecista”). La discriminazione può essere positiva o negativa, nel nostro caso è chiaro che si combatte la tendenza della società umana a discriminare negativamente in base a caratteristiche di varia natura (genetica, culturale etc..), esempio di definizione di “discriminazione” con accezione negativa: http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/D/discriminazione.shtml
    Il secondo problema è: chi decide quali solo i criteri “giusti” per un discrimine? Ovviamente noi in base alle nostre esigenze e necessità, è questa la base di tutte le discriminazioni negative. Se ci immedesimassimo nell’altro (nella vittima del discrimine) faremmo la stessa scelta?

    4) Tu scrivi “quali diritti non possiamo loro attribuire e quali DOBBIAMO concedere”. L’antispecismo non lotta per concedere diritti, l’atto stesso della concessione di un diritto è un atto di dominio del più forte nei confronti del più debole, un atto che non fa altro che rafforzare la posizione di vantaggio di chi concede. L’antispecismo mira al rispetto dell’individuo e delle sue caratteristiche e a un ferreo controllo (autocontrollo) delle attività umane in modo da provcare il minor impatto sugli altri. In tal senso si può parlare di doveri morali.

    5) Tu scrivi: “Posso essere posizioni giuste: FN ritiene che una coppia di omosessuali, che per natura non possono generare prole, non debbano avere in adozione figli che per natura devono crescere con padre e madre? Mi sembra una discriminazione del tutto logica, e quindi giusta.”.
    Ancora una volta dimostri di non voler vedere l’evidenza dei fatti.
    FN non discrimina la coppia omosessuale perché non può avere figli, ma perché è una coppia di due persone dello stesso sesso. Non è mai capitato che FN si sia battuta per evitare che una coppia eterosessuale che non può avere figli (capita pure questo in natura…) possa adottarli. Quindi il discrimine non è l’incapacità di avere figli, ma l’omosessualità.
    NON esistono antispecisti di destra e antispecisti di sinistra, esistono persone antispeciste. La questione della destra e della sinistra non può essere affrontata dal punto di vista storico e partitico, ma filosofico. L’antispecismo non ha nulla a che fare con i partiti di destra o di sinistra, non ha nulla a che fare con alcun partito, dal punto di vista ideale e filosofico si ispira a concetti di uguaglianza e libertà individuale che sono vicini a quelli del pensiero libertario di sinistra, ma, ovviamente, in essi non si riconosce e rivendica un’assoluta indipendenza. Di certo è che non ha contiguità con nessuna visione conservatrice, reazionaria, violenta, discriminatoria, fascista, sessista e razzista.

    6) Tu scrivi: “Se il partito teme tra decenni una popolazione italiania costuita per una percentuale rivelante da persone di colore non di origine italiane, è una sua prospettiva che lecitamente cerca di contrastare, ferma restando la legittimità delle idee contrarie”.
    E quali sarebbero le caratteristiche della popolazione italiana? Quali le discriminanti? Il colore dei capelli? Della pelle?, degli occhi? Ti rendi conto che questo è puro razzismo? E quali sarebbero le origini italiane? Il nostro è un paese che ha subito migliaia di invasioni di ogni tipo e per lunghi periodo: dai normanni agli arabi, quale sarebbe il fenotipo italico? E il genotipo? Le tue affermazioni sono la base di partenza di una classica politica razzista.
    Gli Animali non conoscono frontiere e si spostano, migrano, si mescolano, formano comunità temporanee o stabili, ma mai isolate, a ciò non sfugge nemmeno la specie umana che, in quanto animale, ha compiuto nella sua storia innumerevoli migrazioni di massa, e continuerà a farlo. Opporsi è semplicemente stupido oltreché ingiusto e inaccettabile, soprattutto da parte di chi – come noi italiani – appartiene a una popolazione che ha compiuto drammatiche migrazioni.

    7) Tu scrivi: “il potere che viene dato alla madre di decidere della vita del nascituro o a terzi della vita del moribondo” e anche “Per concludere, questo a mio parere succede quando l’animalismo non parte dal rispetto della vita in tutte le sue forme”.
    L’antispecismo è una filosofia che pone l’individuo al centro, è l’individuo che conta e non il rispetto per la vita in senso lato. La madre è un individuo senziente e cosciente ed è l’unica che può decidere del proprio corpo e del proprio figlio. Il corpo della madre non è un involucro (come vuol farci credere la dottrina cattolica) che porta “la vita”, ma è il corpo di un Animale che genera un altro individuo. E’ quindi la madre che indipendentemente e serenamente dovrà decidere del proprio figlio, questo presuppone auna grande assunzione di responsabilità dell’individuo. Anche in questo consiste il sensiocentrismo dell’antispecismo.
    L’antispecismo quindi non lotta per la vita, ma per gli esseri viventi, che in quanto tali devono vivere una vita degna e libera. L’eutanasia (nei confronti di Umani e Animali) è un atto estremo di rispetto e amore che dovrebbe poter essere esercitato liberamente e coscientemente, senza impedimenti dogmatici da parte delle religioni che impongono sofferenze inutili o stati di vita vegetativi con il completo disprezzo dell’individuo.

    In conclusione il consiglio è di leggere la proposta di manifesto antispecista che è pubblicata su questo sito: https://www.manifestoantispecista.org/web/un-manifesto perché le differenze tra quello che dici e quello che si propone in questo sito sono davvero enormi.

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