Sulla bestialità della “specie eletta”

Fonte: www.contra-versus.net/antispecismo.html


L‘industrialismo capitalistico ha condotto al punto più estremo il rapporto di dominio della specie umana sulle altre sviluppatosi con la civilizzazione. Il nostro rapporto con le altre specie è solamente incentrato oramai sullo sterminio sistematico e scientifico delle stesse attraverso in particolare gli allevamenti intensivi. Se dovessimo considerare inevitabile, necessario dunque permanente l’attuale sterminio in “campi” a ciò predisposti di circa cinquanta miliardi di animali d’allevamento sul pianeta, allora non potremmo non considerarci identici ad una qualunque specie “parassita”. E’ però tutta da dimostrare tale impellenza. Essa lo è alla stessa stregua di quanto lo è l’attuale sistema di trasporto privato o di quanto lo è la produzione di cereali in gran parte destinati agli allevamenti intensivi.  In realtà v’è un’apparenza di raziocinio che fa orrore perché orrore produce.
La nostra presunta superiorità – dulcis in fundo paranoicamente reiterata dall’ideologia del progresso in cui tutte le correnti di pensiero moderne rientrano (dal liberismo al marxismo) – ha fatto e fa da cornice aprioristica a quest’orrore, vieppiù quando il tramonto di un’epoca non ci dà quasi respiro. Forse che la consapevolezza con cui ci presentiamo all’universo a noi noto dovrebbe essere per lo stesso meno indifferente di quanto lo sia per il contatto che col suo mondo possiede un moscerino?


Una piccola nota mia: alla pagina di cui sopra sono proposti alcuni link a documenti inerenti l’argomento trattato, anche se molto di quanto esposto non è condivisibile per varie ragioni, si tratta di documenti che possono fornire pur sempre spunti di riflessione.

Indirizzo breve di questa pagina: https://www.manifestoantispecista.org/web/QaXk7

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