25 aprile antispecista 2019

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La data del 25 aprile in Italia ha assunto nel tempo una connotazione molto più ampia e complessa rispetto all’originale. Non si tratta più “solamente” della commemorazione della liberazione dell’Italia dal fascismo e dal nazismo, ma è divenuta l’occasione per una rivendicazione pubblica di un concetto di libertà più allargato e comprensivo. Di una lotta contro l’oppressione, l’ingiustizia e il fascismo in molte altre loro forme e declinazioni.
Ma se davvero il 25 aprile intende divenire una data in cui si riflette, ci si mobilità e ci si impegna per una reale lotta di liberazione, essa non può più essere parziale come lo è stata sino ad oggi.
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“Fridays for future” o tempo perso?

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“Gli studenti scendono in piazza per lo ‘sciopero globale’ contro i cambiamenti climatici. L’Italia ha risposto in maniera massiccia all’appello globale Fridays for Future: nessun simbolo politico, soltanto cartelli per chiedere un cambio di rotta sulle politiche ambientale e sullo sviluppo sostenibile. Sulla scia della sedicenne svedese Greta Thunberg, soltanto nella penisola sono in programma circa 200 eventi con manifestazioni in tutte le principali città. Lunghi cortei hanno già invaso Milano, Bologna, Torino, Firenze, Napoli, Palermo e Bari.”
Così apre un articolo di RaiNews sulle manifestazioni che si sono svolte oggi venerdì 15 marzo 2019 in numerose città del mondo. Lo “sciopero” contro i cambiamenti climatici divenuto ormai famosissimo pare attirare plausi e elogi da ogni dove: tutte/i siamo d’accordo, nessuno escluso. Sempre più studenti e giovanissimi si uniscono ai cortei e prendono parte alle varie attività su questioni che riguardano il surriscaldamento del pianeta, anche solo per questo motivo “Fridays for future” dovrebbe essere considerato un importante successo.

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Processo Green Hill: udienza rimandata e fine del processo

sul tetto di green hill - Processo Green Hill: udienza rimandata e fine del processo

 

Con grande piacere si apprende che la seconda udienza relativa al processo a cinque attiviste e attivisti che occuparono il tetto del lager di Green Hill il 14 ottobre 2011, che si sarebbe dovuta svolgere oggi 25 febbraio 2019 presso il Tribunale di Brescia, è stata rimandata al 27 gennaio del 2020.
Ciò significa la prescrizione dell’ipotesi reato e di fatto nessuna conseguenza per chi quel giorno occupò il tetto.
Con questa notizia tecnicamente si conclude la vicenda processuale per l’azione di l’occupazione che innescò una mobilitazione nazionale fino alla liberazione dei Cani prigionieri nella struttura.

Latte a fiumi sulle strade di Sardegna

Fiumi di latte di Pecora scorrono per le strade e nei canali in Sardegna ormai da molti giorni. I pastori sardi sono in rivolta a causa del prezzo troppo basso del latte e come metodo di lotta per attirare l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, non hanno trovato di meglio che gettare sull’asfalto quello che ritengono essere il frutto del loro duro lavoro.
La diatriba è tra allevatori e filiera produttiva casearia, con lo Stato chiamato in causa dai primi a fare da mediatore. Insomma una questione squisitamente economica e commerciale per spuntare un miglior prezzo per litro dell’”oro bianco” della Sardegna, che però ha anche dei chiari risvolti culturali ed identitari. Continua a leggere

Nascita di un collettivo antispecista

Questa è una di quelle notizie che confortano, scaldano il cuore e che quindi vale davvero la pena evidenziare, se non altro nel tentativo di arginare il mare di notizie sulla sofferenza animale e sullo sfruttamento specista in cui siamo immersi quotidianamente.
In questi giorni nasce ufficialmente a Trieste il Collettivo Tana Liberi Tutti, un collettivo che si definisce in modo molto promettente “antispecista, vegano, antigerarchico e antiantropocentrico”.
Di presenze come questa se ne sente (oggi più che mai) un disperato bisogno, quindi benvenga il nuovo collettivo nella speranza che possa agire in modo efficace sul territorio, contribuendo al dibattito culturale sull’antispecismo, sul veganismo radicale e alla lotta per la liberazione animale.
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La liberazione dei sentimenti

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Il mattino del 30 settembre 2015 trovai Blanche morta nella sua cuccia: pareva addormentata. Meno di dodici ore prima, sempre dalla stessa cuccia lei aveva assistito insieme a me alla morte di Mukko, il suo compagno canino di una vita; il suo corpo stanco e il suo cuore appesantito, forse non avevano retto all’idea che Mukko non ci fosse più, o forse aveva semplicemente deciso che era l’ora di andarsene insieme a lui. Questo non potrò mai saperlo.
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