L’antispecismo spiegato ad una forzanovista?

Da Veganzetta online: www.veganzetta.org/?p=1396


fn bastafroci - L'antispecismo spiegato ad una forzanovista?In seguito alla pubblicazione dell’articolo L’animalismo di Forza Nuova: www.veganzetta.org/?p=1039 del 9 gennaio 2012, Angela Spadafora ci scrive il commento riportato di seguito, a cui rispondiamo.

Sono Angela Spadafora: sono rimasta allibita e dispiaciuta nel leggere il vostro commento. Premetto, prima di rispondervi, che, pur rimanendo forzanovista (e non neofascista!), non sono più esponente e militante di Forza Nuova: rispondo, quindi, a puro titolo personale. Cosa c’è di cosi incredibile nel fatto che un’antispecista aderisca a Forza Nuova? Ritengo il forzanovismo un’ideologia antiimperialista ed anticapitalista che va oltre i concetti di destra e sinistra, che difende la vita e la libertà di manifestazione del pensiero, che lotta contro massoneria, poteri forti ed ogni forma di sfruttamento dell’uomo sull’uomo (evidentemente favorito, consapevolmente o meno, da chi sostiene oggi, in un sistema capitalistico qual’è quello attuale, l’immigrazione).
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Non-Persone

Il tema degli Animali come persone è di indubbia importanza per l’elaborazione teorica antispecista.

Di seguito un articolo della Veganzetta online sulla Giornata della Memoria. C’è da aggiungere che di NON PERSONE ne parlava il secolo scorso George Orwell nel suo famoso romanzo di fantapolitica “1984”, le NON PERSONE (nonpersons) erano persone che per la società del Grande Fratello non potevano e non dovevano esistere, pertanto veniva rimossa anche ogni traccia del loro passato.


Non persone

www.veganzetta.org/?p=1252

Il 27 gennaio è il “Giorno della memoria”, un giorno che si celebra in tutto il mondo per non dimenticare le immani stragi di Umani che sono state perpetrate dal regime nazista durante il periodo della seconda guerra mondiale. Un giorno per ricordare e ripensare alla Shoah, per ricordare quel 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche liberarono i prigionieri nel campo di sterminio di Auschwitz , rivelando al mondo intero gli orrori dell’olocausto. Non solo ebrei, ma anche sinti, rom, dissidenti politici, omosessuali, malati di mente… Tutti coloro che erano stati considerati inferiori dall’ideologia razzista del nazismo.
La giornata della memoria serve per non dimenticare tutto ciò e per evitare che si ripeta. A quando una giornata della memoria per TUTTI gli esseri senzienti? Per tutti gli Animali?
Mentre si pensa a tali atrocità, molte altre sono in atto: ora, ovunque. Durante lo sciopero dei trasportatori si sono viste immagini di autotreni pieni di Animali costretti in spazi angusti per ore ed ore: sfiniti, assetati, affamati, terrorizzati. Loro non soffrono? O sono solo (come è stato detto al TG2) dei condannati a morte per i quali vanno risparmiati almeno i patimenti del viaggio? Ma coloro che ricordiamo oggi non erano trattati alla stessa maniera?
La RAI ha prodotto un documentario che raccoglie alcune testimonianze di quanto accaduto nei campi di concentramento, lo ha intitolato NON PERSONE. Ci sono miliardi di NON PERSONE che stanno compiendo il loro doloroso viaggio verso il macello ora, anche ad esse dobbiamo pensare, perché questa tragedia finisca e perché non venga dimenticata. Anche loro sono NON PERSONE che attendono disperate di essere aiutate, di essere salvate.
Il 27 gennaio sarà una commemorazione completa solo quando capiremo ciò che stiamo facendo agli altri Animali e a noi stessi. Solo allora sarà la Giornata della memoria.

Libero e “come mangiamo”

Di seguito una lettera pubblica del prof. Bruni Fedi al direttore del quotidiano “Libero” dopo la pubblicazione dell’articolo “Mangi carne? Meriti la galera” del 22 febbraio 2008 a firma di Luigi Santambrogio. Si consiglia di leggere l’articolo che comunque, per chi ha una minima nozione di antispecismo, si commentarsi da solo…

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Uomini, animali, animalisti

Uomini, animali, animalisti
I soggetti della Questione Animale

Un interessante ed esauriente testo di Aldo Sottofattori che si suggerisce di leggere. Il lavoro affronta in modo analitico alcuni aspetti fondamentali dell’animalismo italiano, con particolare attenzione alle differenziazioni tra zoofilia, protezionismo e liberazionismo.
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