L’antispecismo pericolo per lo sviluppismo

Start magazine, un magazine online che è “dedicato all’innovazione ed alla crescita”, pubblica un articolo a firma di Giuseppe Gagliano sull’antispecismo dal titolo “Chi sono e cosa sostengono gli antispecisti“. Nella prima parte l’autore prende in considerazione il testo di “Proposte per un Manifesto antispecista” per fornire una definizione di antispecismo e di specismo. Le considerazioni (abbastanza confuse a dire il vero) spaziano poi su concetti espressi da Melanie Joy e Leonardo Caffo. A prescindere dall’attinenza o meno dell’articolo all’argomento e dalla scelta delle citazioni, è interessante considerare come una realtà sviluppista consideri l’antispecismo.
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Il veganismo ai tempi del Coronavirus

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Da quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato il nuovo Coronavirus (Covid-19 o SARS-CoV-2) una pandemia, in pratica non esiste un continente che non sia stato interessato dalla sua presenza. Con il crescere del contagio, sono cresciute le emergenze sanitarie e diminuite le libertà individuali e collettive, fino a giungere a situazioni giustamente paragonate agli scenari immaginati nei romanzi distopici di Orwell, Huxley o Bradbury. I media fanno a gara nello snocciolare dati, tendenze, curve ascendenti e discendenti di contagi, raggiungimento di picchi ed elenchi di decessi; scienziati e esperti nelle più svariate discipline si affannano a fornire pareri su come uscire (più o meno indenni) dalla pandemia, su come dovremmo condurre gli interventi necessari a contrastarla e le modalità per convivere con il virus. Tutti si concentrano sul come arginare il dilagare di Covid-19, nessuno o quasi si interroga sul perché questo virus abbia colpito così duramente la nostra specie: ora non c’è tempo, dopo non ci sarà più la voglia di farlo.

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25 aprile antispecista 2020

25 aprile antispecista 630x353 - 25 aprile antispecista 2020

 

La data del 25 aprile ha assunto nel tempo una connotazione molto più ampia e complessa rispetto all’originale. Non si tratta più “solamente” della commemorazione della liberazione dell’Italia dal regime fascista e dal nazismo (commemorazione sempre più indispensabile, urgente e doverosa), ma è divenuta l’occasione per una rivendicazione pubblica di un concetto di libertà finalmente più allargato e comprensivo. Di una lotta contro l’oppressione, l’ingiustizia e il fascismo in molte altre loro forme e declinazioni.
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Dobbiamo ripensare il nostro rapporto con il mondo animale

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Si propone un articolo interessante pubblicato da Thevision.com dal titolo “Dobbiamo ripensare il nostro rapporto con il mondo animale”, in cui si cita anche un passo di “Proposte per un Manifesto antispecista”.
Il testo espone una serie di concetti condivisibili, altri meno come la scelta di citare Safina il quale (giustamente) afferma che l’Umano non è la misura di tutte le cose e che “se noi riconoscessimo il diritto all’esistenza e alla vita degli altri animali, ciò che facciamo loro ci metterebbe in una posizione molto sconveniente”. Senza dubbio considerazioni importanti, ma pronunciate da chi ammettere candidamente in un’intervista che mangia le Aragoste, non riconoscendone evidentemente il diritto all’esistenza e non risentendo di alcuna posizione molto sconveniente.
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Processo Green Hill: tutti assolti!

Ieri mercoledì 4 marzo 2020 è giunta una notizia bellissima: con una sentenza della Corte D’Appello di Brescia si conclude il processo penale a carico delle persone umane che il 28 aprile 2012 liberarono dei Cani Beagle dal lager di Green Hill. La sentenza è lapidaria: tutti assolti.
Nello specifico la sentenza ha suddiviso in tre gruppi gli imputati: Stawicka, Sarti e Granito assolti “perché il fatto non costituisce reato. Barsotti, Paracchini, Serrozzi, Hamed, Gaetano e Martucci assolti “perché il fatto non costituisce reato”. Mele e Cabassi assolte “in quanto non punibili per particolare tenuità del fatto”.
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La pseudo-religione di Animal Save Movement

«Siamo stati invitati nel reparto macellazione».

Questo è lo sconcertante titolo di un post1 pubblicato nella pagina facebook del gruppo Animal Save Movement il 12 gennaio 2020.
Il testo del post viene riportato integralmente di seguito tradotto in italiano da Pasquale Stigliano per Veganzetta, questo perché è opportuno che venga letto, se non altro per poter comprendere appieno la gravità della condizione in cui versa il cosiddetto movimento per la liberazione animale ai giorni nostri. Continua a leggere