Pane e antispecismo

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A volte (ma solo in particolari casi) l’antispecismo può diffondersi anche attraverso i gusti, i profumi e i colori della cucina vegetale. Per principio ho sempre evitato di accostare questi due mondi, ma una volta tanto è opportuno fare una doverosa eccezione. Esiste a Savona un ristorantino molto particolare sin dal nome: in’Unzaja. Trattasi di un luogo d’incontro e degustazione di cibo etico e vegetale, fondato e gestito da un piccolo ma agguerrito gruppo (Anna, Michele, Elia e la cagnolina Shiva) che in precedenza aveva dato vita all’esperienza dei Veganierranti.
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Il mito del ribelle non aiuta la liberazione animale

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A noi Umani sono sempre piaciute le figure eroiche e ribelli perché in definitiva soddisfano una nostra propensione al romanticismo, osando ciò che generalmente noi non siamo disposti ad osare. Non fa eccezione il mondo animalista e antispecista (pur sempre formato da Umani), che ha preso a considerare sempre più quegli Animali che trovano la forza di ribellarsi e di fuggire alla sorte decisa dai loro aguzzini umani. Certo chi tra gli Animali si difende, attacca o scappa per salvarsi la vita, attira sempre simpatie e solidarietà, tanto da giungere ad assumere addirittura un’identità: smette di essere un numero, un oggetto o un corpo destinato a fornire reddito, per divenire un soggetto: un individuo.

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Teoria intersezionale e antispecismo: una critica

Fonte: www.veganzetta.org/teoria-intersezionale-e-antispecismo-una-critica


Questo articolo inaugura su Veganzetta una serie di riflessioni critiche sul cosiddetto “movimento antispecista” come lo conosciamo attualmente e su alcune sue recenti tendenze, elaborazioni e proposte. In questo primo testo si propongono delle considerazioni di Aldo Sottofattori (storico esponente dell’antispecismo italiano, nonché autore in passato di numerosi articoli pubblicati su Veganzetta) sul rapporto tra intersezionalità e antispecismo, nel tentativo di comprendere – onestamente, serenamente e senza preconcetto alcuno – se la via dell’intersezionalità così come è stata intrapresa in ambito antispecista, abbia prospettive e una possibilità di sviluppo.
In coda al testo di Sottofattori, alcune considerazioni su quanto in esso proposto.
Ci si augura che sia gli argomenti affrontati da Sottofattori, sia le considerazioni sul suo articolo, possano essere di stimolo per l’avvio di un dibattito serio e propositivo sull’argomento.

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40.000 al secondo

40000 al secondo - 40.000 al secondo

 

Fonte: Campagne per gli animali


Uccidiamo 40.000 Animali ogni secondo. Sono quelli usati per produrre carne.
Se per ognuno ci tatuassimo una X, il nostro corpo ne sarebbe pieno.
Puoi cambiare la tua vita in un secondo per salvare quella degli altri.
Diventa vegan.

Questa è la comunicazione testuale della nuova pubblicità antispecista dal titolo “40.000 al secondo” che Campagne per gli animali lancia ufficialmente oggi e che verrà presentata il 1 novembre 2017 in occasione del World Vegan Day a Firenze. “40.000 al secondo” è una pubblicità innovativa ideata da Adriano Fragano, Dora Grieco e Roberto Politi e fotografata da Sara Morena Zanella che coniuga messaggio antispecista, contro-informazione sullo sfruttamento animale e artivismo.
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Di mano in mano: un libro in viaggio

di mano in mano trudi brandle e1470774988548 - Di mano in mano: un libro in viaggio

 

Una bellissima iniziativa di Trudi Brandle che nel suo profilo social pubblica la foto di cui sopra e scrive:

Di mano in mano.
Questo è il tuo destino.
Da domani inizia il tuo viaggio.
A qualcuno interessa?
(…)

La copia di “Proposte per un Manifesto antispecista” da lei acquistata viaggerà a breve per giungere in altre mani: una lettura per l’estate ed anche gratis. Le idee sono fatte per circolare.

Grazie Trudi.

Progetto “X” e la mostra fotografica “misoteria”

progetto x - Progetto "X" e la mostra fotografica "misoteria"

 

Fonte: Veganzetta


Con l’amico e attivista antispecista Alfredo Meschi abbiamo parlato molto a proposito di un suo particolare progetto che ora verrà proposto al pubblico: un lavoro sicuramente complesso e di ampio respiro che prende il nome di “X” e che viene definito, dal suo stesso ideatore, come una serie di “laboratori ed esperienze sulle strade della Liberazione“.
Una delle caratteristiche peculiari di “X” è l’aspetto temporaneo, errante – nomade se vogliamo – dei contenuti proposti: la creazione di una sorta di zona temporaneamente liberata per divulgare – per brevi periodi e in realtà territoriali, sociali e culturali diverse – un messaggio antispecista veicolato attraverso linguaggi e strumenti tra loro diversi ma sempre creativi, frutto della storia personale e professionale dei protagonisti del progetto stesso che – oltre ad Alfredo – sono la sua compagna Ilaria Farulli, il loro figlio Elia e l’inseparabile cagnolina Trudy.
Insomma una vera e propria famiglia antispecista in movimento (grazie ad un furgone appositamente attrezzato) per proporre a chi lo desidera una serie di suggestioni, d’idee, di esperienze e di messaggi in favore della lotta antispecista: “perché l’antispecismo possa diffondersi a macchia d’olio…“.
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