Vaccini, green pass, veganismo e antispecismo

Una persona umana che considera il veganismo e l’antispecismo come dei sistemi di principi morali di riferimento, durante la sua vita quotidiana si pone delle domande (lo fa di continuo a dire il vero) per comprendere se ciò che decide di fare o non fare, sia coerente con le sue idee. Questo approccio all’esistenza la porta a esprimere dubbi, a ricercare informazioni, a porsi in atteggiamento critico e a non accontentarsi di soluzioni facili, a comprendere i fatti della vita per farsi un’idea (per quanto possibile) di cosa essi possano rappresentare per la nostre e le altrui esistenze.
Questa stessa persona umana posta di fronte alla questione dei cosiddetti vaccini contro il virus COVID-19, non accetta supinamente quanto le viene propinato in modo ossessivo dai mass media, dalla medicina ufficiale e dalle istituzioni senza un doveroso approfondimento; piuttosto procede come è abituata a fare per giungere a una decisione ponderata. Alla fine di questo processo potrà esprimere il suo “consenso informato” oppure il suo “dissenso informato”, sempre che sia effettivamente libera e in condizione di comportarsi come desidera. La decisione da prendere dovrebbe quindi essere filtrata dal nostro sistema di principi morali di riferimento e non condizionata o peggio obbligata da fattori, pressioni o poteri esterni. La situazione in cui ci troviamo attualmente in Italia a proposito dei cosiddetti vaccini contro il COVID-19 è invece gravissima e preclude sempre più ogni spazio di libertà individuale: non è possibile reperire notizie certe sulla pandemia in corso, avere informazioni certe ed esaustive sui farmaci che ci vengono proposti/imposti, non è possibile dibattere la questione senza divenire un nemico pubblico da odiare e ghettizzare, non è possibile in definitiva poter agire secondo coscienza, perché a tutti gli effetti il meccanismo del green pass imposto, rappresenta un obbligo surrettizio alla vaccinazione e schiaccia ogni dissenso: dover decidere sotto ricatto (economico, sociale ecc..) è una cosa, poterlo fare liberamente, un’altra.

Sull’argomento dei cosiddetti vaccini, si può affermare che:

1) di sicuro i farmaci in questione (come del resto tutti i farmaci in commercio) sono stati testati sugli Animali e le loro possibili varianti continueranno ad esserlo per molto tempo;
2) di sicuro non si conoscono quali conseguenze i cosiddetti vaccini potrebbero avere sulla salute degli Umani a breve, medio e lungo termine (la campagna vaccinale in corso è a tutti gli effetti un test di massa);
3) di sicuro i mass media sull’argomento fanno propaganda e non informazione cercando di influenzare l’opinione pubblica e criminalizzando chi esprime un dissenso;
4) di sicuro chi decide di non vaccinarsi (salvo casi particolari) non significa che si condanni a morte certa, come da più parti è stato sbandierato;
5) di sicuro la Vegan Society, con un articolo vergognoso in cui in pratica afferma che ci si deve vaccinare perché non c’è in questo frangente altra soluzione, ha abbandonato definitivamente il solco tracciato originariamente da Donald Watson, il suo fondatore.

Una collettività costituita da soggetti indottrinati e obbedienti, che non si pongono delle domande, che non hanno dubbi, che non dissentono e concepiscono visioni diverse da quella imposta, non è ciò a cui il veganismo e l’antispecismo aspirano. Così come non lo è di certo nemmeno una società umana medicalizzata, ricattata, controllata e schedata in nome di una emergenza sanitaria a cui far fronte.
Se è vero come diceva Émile Durkheim che “la società non è una semplice somma di individui”, allora è altrettanto vero che senza tali individui, la società semplicemente non esisterebbe, se poi questi ultimi abbiano un proprio pensiero o siano utili burattini manipolati è un argomento da discutere. Il riferimento primario del veganismo, così come dell’antispecismo è l’individuo, la sua unicità, le sue diversità e peculiarità, il suo diritto alla libertà: una società che lo annichilisce e bandisce il libero pensiero è ciò contro cui dovremmo lottare: contro il controllo sulla Natura, sugli Animali, sugli Umani.

Adriano Fragano

Indirizzo breve di questa pagina: https://www.manifestoantispecista.org/web/nrsml

2 Commenti

  1. Buongiorno, condivido parola per parola. Questa situazione ha legittimato ancora una volta l’immenso sacrificio animale! Stiamo assistendo a una guerra tra “poveri”, dove ognuno viene condotto subdolamente, attraverso una comunicazione distorta, a fare ciò che i poteri forti obbligano. E quei pochi che non ci stanno, vengono messi con le spalle al muro. Credo, altresì, che questo sia solo l’inizio, un campo di prova ben riuscito. Prepariamoci, ne vedremo ancora delle belle!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *