11 dicembre 2013
Il 10 dicembre si è tenuta la prima udienza del processo per la liberazione dei cani a Green Hill. L’udienza era dedicata all’ammissione delle prove e dei testimoni presentati dalle varie parti. Io ero presente in aula. Le mie accuse a oggi riguardano il furto in dimora (art.624 bis), e il danneggiamento (ancora valutato nei 250.000 euro). Presente anche la difesa di Green Hill.
La tendenza del Giudice e del PM rispetto all’ammissione delle prove e dei testimoni, è quella di ammettere solo ciò che è strettamente pertinente ai capi d’accusa. Sono emerse quindi perplessità su testimoni chiamati da difese di altri imputati quali l’On. Brambilla e il Dott. Tettamanti, il dvd di Striscia la Notizia, ecc.
Perplessità anche rispetto a testimoni e prove presentati dagli avvocati di Green Hill, sia perché alcuni testimoni sono ora indagati in un altro processo aperto dalla procura rispetto a maltrattamenti e uccisioni, sia perché non ritenute inerenti al processo in corso. La mia posizione nell’occasione è stata quella di non richiedere acquisizione di prove e testimoni, ma di voler essere interrogata in quando sostengo ogni azione che ho esercitato quel giorno e ho anticipato di voler rilasciare dichiarazioni durante il processo.
La tendenza del PM sembra un ridimensionamento del processo rispetto reati non gravi, consistenti in qualche piccolo danneggiamento della recinzione e della porta d’ingresso al capannone e il “furtarello” di qualche Cane.
Ravviso la necessità di ribadire l’importanza dell’azione di liberazione di quel giorno che non può essere derubricata a reati di poco conto per quanto questi alleggeriscano la nostra posizione. Ritengo che vada ribadita l’azione intenzionale di portare aiuto a queste persone animali come atto volontario di trasgressione a leggi ingiuste a azione diretta di liberazione.
Inoltre un accenno spontaneo del PM fa presente come lo stato di necessità (art. 54 cp)non sia applicabile in tale circostanza in quanto “purtroppo il nostro ordinamento giuridico parla di persone non prendendo in considerazione gli animali”. E’ qui che l’interpretazione giuridica deve fare quello sforzo necessario per allargare il termine persona a chiunque provi emozioni, sentimenti e desiderio di vivere. Obiettivo difficile, ma occasione imperdibile per stabilire un precedente importante.
Difficile anche per loro sostenere il furto in quanto prevede il fine di trarre profitto per sé o per altri, fine che assolutamente è mancata nell’azione di liberazione.
La prossima udienza è stata fissata per il 25 marzo alle ore 9,30 e sarà dedicata ai testimoni citati dal Pm che saranno interrogati e controinterrogati. La lista è molto lunga e prevede tra gli altri gli agenti delle forze dell’ordine presenti nei vari settori di Green Hill e la Digos.
Luana Martucci