Il progetto del Manifesto antispecista che porto avanti ormai da molti anni, ha subito nel tempo una serie importante di modifiche che hanno riguardato sia l’impianto teorico, sia le modalità mediante le quali esso viene trasmesso al pubblico.
Sin dal principio i testi elaborati (ciò ovviamente non vale per i testi altrui riportati), hanno sempre seguito una serie di accorgimenti utili a renderli il più possibile inclusivi e rispettosi, sia dal punto di vista degli altri Animali, sia da quello degli Umani, senza al contempo sacrificare l’efficacia della comunicazione.
Anche il testo del libro “Proposte per un Manifesto antispecista” pubblicato nel 2015 ha ovviamente seguito questa impostazione del linguaggio. Ritengo quindi che questo libro sia stato probabilmente il primo pubblicato in Italia a trattare argomenti antispecisti mediante un linguaggio rispettoso delle differenze altrui (e non solo di quelle umane).
Per fare un po’ di chiarezza su quali siano ad oggi le impostazioni linguistiche adottate per evitare di causare delle discriminazioni attraverso testi scritti, è possibile leggere una pagina appositamente pubblicata sull’argomento. Essa oltre a contenere le attuali impostazioni, conterrà ovviamente anche quelle che verranno implementate in futuro.
Come tutto nel mondo dei viventi anche la lingua è in continua evoluzione ed è fondamentale utilizzarla al meglio per cercare di descrivere non solo il mondo attuale, ma anche quello che vorremmo.
Buona lettura: Note per un linguaggio non discriminatorio
Adriano Fragano