Guardare più in alto e più lontano

Mai come nella nostra epoca sono state messe in discussione le tre fonti principali di diseguaglianza, la classe, la razza e il sesso. La graduale parificazione delle donne agli uomini, prima nella piccola società familiare e poi nella più grande società civile e politica è uno dei segni più certi dell’inarrestabile cammino del genere umano verso l’eguaglianza.

E che dire del nuovo atteggiamento verso gli animali? Dibattiti sempre più frequenti ed estesi, riguardanti la liceità della caccia, i limiti della vivisezione, la protezione di specie animali diventate sempre più rare, il vegetarianesimo, che cosa rappresentano se non avvisaglie di una possibile estensione del principio di eguaglianza al di là addirittura dei confini del genere umano, un’estensione fondata sulla consapevolezza che gli animali sono eguali a noi uomini, per lo meno nella capacità di soffrire? Si capisce che per cogliere il senso di questo grandioso movimento storico occorre alzare la testa dalle schermaglie quotidiane e guardare più in alto e più lontano.

Norberto Bobbio, Destra e sinistra, Donzelli Edizioni, 1994

Il “Meat Abolition Day” e l’antispecismo

Fonte Veganzetta


Considerazioni di Veganzetta sul progetto “Abolizione della carne”

Alcune persone che seguono Veganzetta hanno scritto chiedendo per quale motivo non vengono pubblicate notizie relative al progetto “Abolizione della carne” che, nato in Francia, da qualche tempo sta prendendo piede anche in Italia.
Dalla presentazione del progetto nelle pagine del sito web ufficiale, si possono citare (ma si consiglia di leggere per intero il testo) alcuni passaggi, utili alla comprensione dei motivi per cui si è deciso di non pubblicizzare gli eventi che si sono svolti in questi giorni in alcune città italiane:

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Veganzetta al Veganch’io 2014

Sabato 30 agosto ore 15.30 – 17.30  a Vimercate (Milano) nell’area feste di Via degli Atleti, 1 in occasione del festival VEGANch’io 2014:

workshop 2: “Strategie e tattiche del movimento antispecista” con Aldo Sottofattori, Adriano Fragano (Veganzetta) e Benedetta Piazzesi.

Durante e dopo il workshop saranno distribuite le copie cartacee di Veganzetta e del libretto “Proposte per un Manifesto antispecista.

info: www.veganchio.org

Vuoi mettere una Balena con un Maiale? Lo specismo di capitan Watson

800px Paul Watson portrait - Vuoi mettere una Balena con un Maiale? Lo specismo di capitan Watson

 

Su Paul Watson fondatore e leader indiscusso di Sea Shepherd si è scritto e detto molto, un’aura di leggenda aleggia sulle gesta del capitano che coraggiosamente si scaglia contro le baleniere con le sue navi. L’attivismo di Sea Sheperd è fuori di discussione: si tratta di azioni forti, senza compromessi ed efficaci, ma spesso si tende a mitizzare le figure di determinate persone stravolgendo la realtà. Se da un lato Watson si batte per salvare le Balene (e meno male!), dall’altro è ben lontano da essere un attivista antispecista e un liberazionista. Molto spesso però proprio in ambito antispecista si tessono le sue lodi, e lo si cita ad esempio, senza tener conto di alcune sue discutibili esternazioni sui diritti umani, prese di posizione e idee sul veganismo e sugli Animali che nulla hanno a che spartire con l’antispecismo.
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Frammenti di un discorso animalista

Fonte: Veganzetta


Prospettive per lo svelamento di un paradigma anti-antropocentrico

Come scrive Carlo Ginzburg  a conclusione di  un testo che tutti, “prima di morire”, dovrebbero leggere,  “la firasa, cioè la capacità di passare in maniera immediata dal noto all’ignoto sulla base di indizi, secondo il vocabolario dei sufi, è l’organo del sapere indiziario, intuizione bassa, radicata nei sensi. Lega strettamente l’animale uomo alle altre specie animali.”(1)  Secondo l’autore, l’Animale medico,  paleontologo, geologo, giurista, storico, astronomo, procede in queste discipline indiziarie, solo marginalmente contaminate dal paradigma scientifico galileiano ( ad eccezione dell’astronomia e della medicina scientifica accademica meccanicistica-riduzionistica contemporanea), seguendo un metodo  che non sarebbe improprio definire divinatorio,  semeiotico, o,  in termini epistemologici  attuali, congetturale, non diversamente, quindi, dagli altri  Animali, Zecche e Tafani compresi. Infatti, nelle loro attività quotidiane,  Gufi e Cinghiali interpretano segni, tracce, impronte, registrazioni, suoni, rumori, odori,  così come i medici galenici e ippocratici o taoisti agopunturisti  e olisti interpretano i sintomi dei pazienti ( come dice Ippocrate, non ci sono malattie, ma singoli malati che vanno curati secondo terapie caratterizzate da una prospettiva altamente individualizzante e non sistematica). Continua a leggere

Dirottare l’aggressività

Fonte: http://www.animalstation.it/dirottare-laggressivita


Superare l’aggressività verso l’altro per un comportamento più efficace per la liberazione animale

«Dovresti farti tagliare i capelli» disse il Cappellaio. Era un po’ che guardava Alice con grande curiosità, e questa fu la prima volta che aprì bocca. «E tu dovresti imparare a non fare osservazioni» disse Alice un po’ severamente, «è molto maleducato».
Lewis Carroll, Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie

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