Frammenti di un discorso animalista

Fonte: Veganzetta


Prospettive per lo svelamento di un paradigma anti-antropocentrico

Come scrive Carlo Ginzburg  a conclusione di  un testo che tutti, “prima di morire”, dovrebbero leggere,  “la firasa, cioè la capacità di passare in maniera immediata dal noto all’ignoto sulla base di indizi, secondo il vocabolario dei sufi, è l’organo del sapere indiziario, intuizione bassa, radicata nei sensi. Lega strettamente l’animale uomo alle altre specie animali.”(1)  Secondo l’autore, l’Animale medico,  paleontologo, geologo, giurista, storico, astronomo, procede in queste discipline indiziarie, solo marginalmente contaminate dal paradigma scientifico galileiano ( ad eccezione dell’astronomia e della medicina scientifica accademica meccanicistica-riduzionistica contemporanea), seguendo un metodo  che non sarebbe improprio definire divinatorio,  semeiotico, o,  in termini epistemologici  attuali, congetturale, non diversamente, quindi, dagli altri  Animali, Zecche e Tafani compresi. Infatti, nelle loro attività quotidiane,  Gufi e Cinghiali interpretano segni, tracce, impronte, registrazioni, suoni, rumori, odori,  così come i medici galenici e ippocratici o taoisti agopunturisti  e olisti interpretano i sintomi dei pazienti ( come dice Ippocrate, non ci sono malattie, ma singoli malati che vanno curati secondo terapie caratterizzate da una prospettiva altamente individualizzante e non sistematica). Continua a leggere

Dirottare l’aggressività

Fonte: http://www.animalstation.it/dirottare-laggressivita


Superare l’aggressività verso l’altro per un comportamento più efficace per la liberazione animale

«Dovresti farti tagliare i capelli» disse il Cappellaio. Era un po’ che guardava Alice con grande curiosità, e questa fu la prima volta che aprì bocca. «E tu dovresti imparare a non fare osservazioni» disse Alice un po’ severamente, «è molto maleducato».
Lewis Carroll, Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie

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Edmondo Marcucci (1900-1963), vegetariano e antispecista ante litteram

Fonte: Notizie-radicali.it


Di Francesco Pullia

Dopo anni di lungo e ingiustificato silenzio, sembra finalmente destarsi meritato interesse per la figura di Edmondo Marcucci (1900-1963). In attesa che Carocci pubblichi in autunno, a cura di Amoreno Martellini, la corrispondenza (centocinquanta lettere dal 1941 al 1963) con Aldo Capitini, le Edizioni dell’Asino hanno ristampato da poco un suo prezioso libretto con una bella prefazione dello stesso Fofi, un’altrettanto lucida postfazione di Annamaria Manzoni, alcune pagine di estrapolate da testi di Aldo Capitini e un’interessante appendice.
Scritto nel 1953, “Che cos’è il vegetarismo?” è tutto incentrato, con grande anticipo rispetto ai nostri tempi, sulla necessità d’impostare un diverso rapporto tra la specie umana e le altre, riflettendo, tra l’altro, sull’illegittimità delle sofferenze inferte dall’uomo agli altri animali.
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Incontro di Liberazione Animale 2012

banner vert 2 small - Incontro di Liberazione Animale 2012

Incontro di Liberazione Animale
31 Agosto – 1 e 2 Settembre 2012.
Luogo da definire

In questi ultimi due anni alcune campagne contro lo sfruttamento animale e alcuni gruppi antispecisti hanno suscitato un aumento dell’interesse e della partecipazione. In particolare la lotta contro la vivisezione si sta amplificando, e l’interesse suscitato da questa che da molti è considerata la più orribile delle torture, sta cominciando ad aprire gli occhi anche su tutti gli altri modi con cui l’essere umano opprime le altre specie. L’uomo, credendosi superiore agli altri animali, si sente in diritto di disporne, come di oggetti: così gli animali diventano cibo, indumenti, ritrovati scientifici o cosmetici, giochi di uno spettacolo del circo o pezzi da museo in uno zoo. Nella corsa a un consumismo sfrenato e a un progresso vano e spietato, l’ingiustizia con cui costringiamo miliardi di animali a condurre ogni giorno una vita in prigione, senza la possibilità di conoscere mai i loro istinti nella natura, e il loro conseguente massacro, hanno le proporzioni della nostra società di massa, e le modalità industriali che sole possono soddisfare le sue esigenze.
Chi si scontra con questo orrore, il più delle volte, è stato già annichilito nella sua sensibilità, per rimanerne colpito. Ma per qualcuno questa consapevolezza squarcia un velo e dà l’avvio a un percorso di rifiuto delle pratiche con cui la società sfrutta gli animali, e al desiderio di impegnarsi per porvi fine. Continua a leggere

Corruzione di un termine

Si segnala questa intervista a Fernando Savater in cui in filosofo spagnolo illustra la sua visione fuorviante e distorta dell’antispecismo: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/02/03/la-mistica-degli-animali-ingannati-dal-modello.html

Di seguito la comunicazione congiunta di alcune associazioni inviata a Il Venerdì di Repubblica e al giornalista autore dell’intervista:


All’attenzione del Direttore ATTILIO GIORDANA – “Redazione di Il Venerdì di Repubblica”,

Secondo la mistica del Quarto Potere, la funzione dei media in una società democratica, è quella di informare il cittadino, di fornirgli le basi per un giudizio sereno, accurato e quanto più orientato al vero. Così dovrebbe essere perché ogni questione si relaziona con la complessità sociale e determina l’esigenza di fare scelte di un certo tipo anziché altre. Da questo punto di vista, l’intervista di Matteo Nucci al filosofo spagnolo Fernando Savater, svolge una funzione deleteria contribuendo a distorcere pericolosamente un termine che, guarda caso, viene pronunciato su “La Repubblica” per la prima volta: antispecismo.

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L’assurdo: Antispecisti di destra

Di seguito un dossier dal titolo “Antispecisti di destra?” sui recenti fenomeni di infiltrazione di gruppi neofascisti o più genericamente di destra all’interno del movimento antispecista. Un’esauriente disquisizione sull’impossibilità dell’accostamento tra destra ed antispecismo.

www.veganzetta.org/?p=698