Un articolo pubblicato in Colombia

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Il mio articolo “Minoranza nella minoranza: il veganismo radicale come antidoto alla normopatia” originariamente pubblicato su Veganzetta, è stato pubblicato anche su Revista Crisálida – Revista de Pensamiento & Acción por el Fin del Especismo, una giovane e promettente rivista antispecista della Colombia.

L’introduzione e la traduzione del testo è stata curata da Romina Kachanoski alla quale va un ringraziamento di cuore per il suo ottimo e puntiglioso lavoro. Un ringraziamento inoltre a tutta la redazione di Revista Crisálida per l’interesse e la disponibilità e un augurio buon lavoro.

Coloro che conoscono la lingua spagnola, possono leggere l’articolo al seguente indirizzo.


Fotografia in apertura: HIDDEN – We Animals Media

Minoranza nella minoranza: il veganismo radicale come antidoto alla normopatia

Un recente articolo pubblicato sul sito web dell’associazione The Vegan Society, illustra il risultato di un’indagine statistica condotta dalla stessa su un campione di persone umane vegane britanniche, a riguardo del loro atteggiamento sul cosiddetto “vaccino” contro il virus Covid-19.1 Il titolo dell’articolo tradotto in italiano è eloquente: “L’87% dei vegani del Regno Unito ha ricevuto almeno una dose di vaccino contro il Covid-19” e in riferimento ai soggetti intervistati, si dichiara:

“Solo il 4% ha affermato di non essersi vaccinato e che non lo farà. Il motivo principale addotto da coloro che non vogliono vaccinarsi è la paura o la sfiducia sulla sicurezza del vaccino (58%). Il 35% vuole aspettare che vengano rese disponibili ulteriori informazioni e il 29% non crede che il vaccino funzioni. Il 23% di questo gruppo ha indicato ragioni etiche”.

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Il progetto di Campagne per gli animali si conclude

logo ca social - Il progetto di Campagne per gli animali si conclude

Care amiche e cari amici di Campagne per gli animali,

Vi informiamo che con la fine dell’anno 2021, avrà termine anche la lunga avventura del progetto Campagne per gli animali, cominciata nel lontano 2006.

Come tutte le cose della vita, anche questo progetto ha esaurito le sue energie e la sua spinta propulsiva, è quindi giusto che si giunga alla sua conclusione. Il bilancio di questi quindici anni è davvero lusinghiero e importante e speriamo che la grande mole di lavoro svolto, sia realmente stata utile alla causa della liberazione animale.
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Dove sono? Tra il dire e il fare c’è di mezzo il virus

Nel paese della bugia, la verità è una malattia.
Non ha vaccino, non ha cura e neanche a metri si misura.
La verità è presagio solo di buona sorte e ai bugiardi
non rimane che tenersi il naso lungo o le gambe corte.
Gianni Rodari

Premessa
In Italia da qualche tempo, adducendo motivazioni legate all’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da coronavirus, è in atto una limitazione sempre maggiore delle legittime libertà individuali umane. Lo strumento utilizzato è il famigerato certificato digitale denominato green pass.
Con il dilagare del virus infatti è cominciata la lotta alla pandemia, che ben presto è divenuta una guerra con tanto di lessico appropriato (medici in trincea, martiri, eroi, nemico da sconfiggere e via discorrendo). L’asticella del controllo sociale a fini sanitari (?) ha cominciato così a salire sempre più, inesorabilmente, fino alla situazione odierna in cui pare che l’integrità del corpo umano non sia più un argomento riguardante chi tale corpo lo possiede, ma sia diventato esclusivamente di pertinenza pubblica. Sulla questione si sono creati due fronti contrapposti, sempre più radicali e distanti tra loro a causa di notizie false, tendenziose, di verità ed evidenze non dette o negate, di previsioni funeste, statistiche che dimostrano tutto e il contrario di tutto ed ovviamente emergenze continue. Continua a leggere

Vaccini, green pass, veganismo e antispecismo

Una persona umana che considera il veganismo e l’antispecismo come dei sistemi di principi morali di riferimento, durante la sua vita quotidiana si pone delle domande (lo fa di continuo a dire il vero) per comprendere se ciò che decide di fare o non fare, sia coerente con le sue idee. Questo approccio all’esistenza la porta a esprimere dubbi, a ricercare informazioni, a porsi in atteggiamento critico e a non accontentarsi di soluzioni facili, a comprendere i fatti della vita per farsi un’idea (per quanto possibile) di cosa essi possano rappresentare per la nostre e le altrui esistenze.
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Manifesto antispecista nella biblioteca del Gruppo Anarchico Cafiero FAIRoma

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Per interessamento di Raffaele Granito (che ringrazio sentitamente) il libro “Proposte per un Manifesto antispecista” è il primo titolo a comparire nello scaffale dedicato alla liberazione animale della biblioteca del Gruppo Anarchico C. Cafiero FAIRoma.
E’ un vero piacere fare da “apripista”, spero che il libro possa essere utile e che molti altri titoli seguano fino a riempire lo scaffale.