Tra dolore e dolore: due possibili versioni del caso Caterina Simonsen

Da Veganzetta


Recentemente si è appresa notizia di ciò che potrebbe essere definito un vero e proprio caso, diventato mediatico. Caterina Simonsen, giovane studentessa all’Università di Bologna, è una ragazza di venticinque anni affetta da alcune malattie rare. Per questioni di privacy e rispetto nei confronti della giovane, non entrerò nei dettagli della sua situazione, resa nota da orde di messaggi e post apparsi sul noto social network, Facebook. In ogni caso, è assai difficile che le informazioni in altrui possesso siano effettivamente complete, pertanto eviterò di affrontare la situazione nella fattispecie. Continua a leggere

Il fine non giustifica i mezzi: una risposta a Caterina Simonsen

Vivere nonostante i problemi di salute che l’affliggono non deve essere facile per Caterina, e a lei, contrariamente da quello che è accaduto sul web, va la nostra solidarietà di antispecisti. Avere 25 anni e non poter godere appieno della vita, e dipendere da macchinari e farmaci è una tragedia personale, alla quale però Caterina Simonsen ha voluto rispondere avallando una tragedia collettiva.
La tragedia collettiva di cui parliamo è la vivisezione o sperimentazione animale, come preferiscono definirla coloro che la difendono, comunque la si voglia chiamare, facciamo riferimento a una vergogna per l’umanità tutta, una pratica a cui soggiace un concetto allucinante: il fine giustifica i mezzi; qualunque scelta o azione è lecita pur di ottenere un risultato utile o positivo per chi la compie.
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