La Iena in catene, il selvaggio da civilizzare, la donna da possedere e la terra da colonizzare

Tra le numerose fotografie esposte in una interessante mostra che si è tenuta a Treviso (gennaio-febbraio 2018) nel Salone dei 300 dal titolo eloquente “Ascari & Schiavoni – Il razzismo coloniale a Treviso”, ve ne erano alcune di particolare rilievo.
La prima intitolata “Iena”, venne scattata da Antonino Capolongo in Tripolitania – Libia nel 1933 (archivio Iveser, Venezia) e ritraeva per l’appunto una Iena incatenata e tenuta ferma da un “selvaggio africano”.
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Critica alla crescita e civilizzazione: incontriamo Cacciari e Manicardi

Fonte Veganzetta


Si segnalano due incontri dedicati alla riflessione critica sulla crescita e sulla civilizzazione, per un’analisi anche in chiave antispecista:

Venerdì 20 febbraio ore 18,30 presso Libreria LOVAT in via Newton, 32 a Villorba (TV): VIE DI FUGA. CRISI, BENI COMUNI, LAVORO E DEMOCRAZIA NELLA PROSPETTIVA DELLA DECRESCITA. L’autore, Paolo Cacciari, ne discute con Adriano Fragano (Veganzetta), Dante Bedini e Mario Cenedese (Associazione Eco-Filosofica)

Venerdì 13 marzo ore 18,30 presso Libreria LOVAT in via Newton, 32 a Villorba (TV): presentazione dei libri L’ULTIMA ERA e LIBERI DALLA CIVILTA’. L’autore, Enrico Manicardi, ne discute con Adriano Fragano (Veganzetta), Guido Dalla Casa (Ecologia Profonda), Mario Cenedese (Associazione Eco-Filosofica) Continua a leggere

Critica della tecno-cultura e della civilizzazione: gli atti della conferenza

Fonte Veganzetta


Di seguito il testo della conferenza tenuta da Mario Cenedese collaboratore di Veganzetta, il 13 dicembre 2013 a Treviso.
L’articolo compare nel numero 23, gennaio-febbraio 2014, del Quaderno dell’Associazione Eco-Filosofica


CRITICA DELLA TECNO-CULTURA E DELLA CIVILIZZAZIONE :  PROSPETTIVE  PER UN PARADIGMA  ANTISVILUPPISTA

(Relazione presentata al Corso di Ecologia del 13 dicembre 2013 – Scuole Martini – TV).

Si precisa che , oltre ad autori che fanno riferimento alla  Scuola di Francoforte quali Horkheimer, Adorno, Benjamin, Marcuse  e Anders, oltre a Foucault,  Debord,  Deleuze,  Ursula Le Guin, Luce Irigaray, Meillasoux, Sahlins e Clastres, Bataille, Virilio, Mumford, Freud, Heidegger, fanno da sfondo a questa dissertazione soprattutto i lavori di Enrico Manicardi ( Liberi dalla civiltà e L’ultima era, entrambi della Mimesise, in particolare, quelli di John Zerzan ( Il crepuscolo delle macchine, Nautilus). 

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Sulla bestialità della “specie eletta”

Fonte: www.contra-versus.net/antispecismo.html


L‘industrialismo capitalistico ha condotto al punto più estremo il rapporto di dominio della specie umana sulle altre sviluppatosi con la civilizzazione. Il nostro rapporto con le altre specie è solamente incentrato oramai sullo sterminio sistematico e scientifico delle stesse attraverso in particolare gli allevamenti intensivi. Se dovessimo considerare inevitabile, necessario dunque permanente l’attuale sterminio in “campi” a ciò predisposti di circa cinquanta miliardi di animali d’allevamento sul pianeta, allora non potremmo non considerarci identici ad una qualunque specie “parassita”. E’ però tutta da dimostrare tale impellenza. Essa lo è alla stessa stregua di quanto lo è l’attuale sistema di trasporto privato o di quanto lo è la produzione di cereali in gran parte destinati agli allevamenti intensivi.  In realtà v’è un’apparenza di raziocinio che fa orrore perché orrore produce.
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