Di seguito stralci di un articolo dedicato alla morte del ventunenne attivista ambientalista francese Rémi Fraisse.
Per maggiori informazioni sulla lotta contro il progetto del Testet e sulla morte di Fraisse, si consiglia la lettura di un corposo e dettagliato articolo pubblicato da Infoaut.org che ben spiega quale scempio ambientale sia in atto in Francia.
Fonte: Polisblog.it
Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2014 a Testet, in Francia, nei pressi del cantiere della diga di Sivens, Rémi Fraisse, studente 21enne di Tolosa, ha perso la vita durante gli scontri con la polizia mentre protestava contro la diga di Sivens.
Il ragazzo era tra i manifestanti che si oppongono alla costruzione di questo enorme lago artificiale da 1,5 milioni di metri cubi d’acqua che sulla carta dovrebbe servire a irrigare le terre confinanti, ma secondo gli oppositori favorirebbe solo i proprietari terrieri che sviluppano agricoltura intensiva e provocherebbe la distruzione di un habitat naturale che ospita decine di specie protette. Viene definita ZAD, zone à defendre, ossia zona da difendere e sabato è stata teatro dell’ennesimo scontro tra manifestanti e polizia.