Dalla natura matrigna allo tsunami umano, l’urgenza di nuove etiche dell’ambiente
Scritto da Paola Pagliaro – venerdì, 18 gennaio 2013 – 10:00
Se Giacomo Leopardi riscrivesse oggi Il dialogo della Natura e di un islandese probabilmente si vedrebbe costretto a rivalutare la crudele indifferenza di madre terra nei confronti del genere umano, evidenziando invece la cecità dell’uomo nel rapportarsi con l’ambiente. L’umanità, da vittima inerme di catastrofi naturali, da entità passiva costretta a sfidare la furia degli elementi per sopravvivere, si è tramutata in una forza altrettanto devastante, un agente distruttivo che non assiste più impotente ai fenomeni naturali ma plasma il territorio a suo piacimento, sfrutta gli altri esseri viventi e provoca stravolgimenti agli equilibri ecosistemici pur consapevole delle gravi implicazioni.