Jo-Anne McArthur è una fotoreporter e attivista animalista canadese nota, tra coloro si occupano di liberazione animale, per il numero enorme di fotografie scattate in ogni parte del pianeta nel corso di molti anni di attività: l’occhio attento di Jo-Anne ha indagato a fondo – e continua a farlo senza sosta – la terribile condizione animale scaturita da un’errata, ingiusta e crudele concezione che noi Umani abbiamo degli esseri senzienti non facenti parte della nostra specie. I suoi lavori precisi e intensi, rappresentano eloquentemente lo stato di vittime, schiavi e condannati a morte a cui abbiamo costretto gli altri Animali.
liberazione animale
Quel 28 aprile 2012 a Montichiari: cronaca di una liberazione
Fonte Veganzetta
Fabio Serrozzi è una delle persone umane che il 28 aprile 2012 entrò nei capannoni del lager di Green Hill a Montichiari (BS) per liberare i Cani che vi erano rinchiusi. Per tale azione èstato fermato e arrestato ed ora è uno degli imputati al processo che si sta celebrando a Brescia.
A distanza di più di tre anni Fabio ha voluto scrivere per Veganzetta la sua testimonianza come attivista liberazionista, per ripercorrere – e condividere con chi legge – la sua versione dei fatti di quella storica giornata che ha segnato un punto di svolta fondamentale per la lotta per la liberazione animale in Italia. Grazie Fabio.
Buona lettura.
Libertà senza limiti di specie
Agli inizi del ‘900 il sindacalista e pacifista americano Eugene V. Debs affermava:
Finché ci sarà una classe inferiore, io ne farò parte. Finché ci saranno dei criminali, io sarò uno di loro. Finché ci sarà un’anima in prigione, io non sarò libero.
Quello di Debs era un appello alla libertà e all’uguaglianza che rimane a tutt’oggi lettera morta.
Come ogni anno l’antispecismo italiano festeggia il 25 aprile: la liberazione dal nazi-fascismo, dall’oppressione, dalla tirannia, dal dominio del più forte sul più debole; ma lo spirito con cui lo festeggia possiede un respiro molto più ampio rispetto a quello del concetto di liberazione percepito dal senso comune, e non potrebbe essere altrimenti.
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Il “Meat Abolition Day” e l’antispecismo
Fonte Veganzetta
Considerazioni di Veganzetta sul progetto “Abolizione della carne”
Alcune persone che seguono Veganzetta hanno scritto chiedendo per quale motivo non vengono pubblicate notizie relative al progetto “Abolizione della carne” che, nato in Francia, da qualche tempo sta prendendo piede anche in Italia.
Dalla presentazione del progetto nelle pagine del sito web ufficiale, si possono citare (ma si consiglia di leggere per intero il testo) alcuni passaggi, utili alla comprensione dei motivi per cui si è deciso di non pubblicizzare gli eventi che si sono svolti in questi giorni in alcune città italiane:
800 Visoni liberati a Ravenna
Durante la notte tra il 23 e il 24 dicembre 2014 circa 800 Visoni sono stati liberati da persone umane ignote da un lager sito in località San Marco, una frazione di Ravenna.
Le recinzioni sono state divelte e le gabbie aperte.
Non è la prima volta che azioni del genere colpiscono il lager di San Marco, l’ultima avvenne lo scorso anno in seguito alla quale furono liberati circa 2000 Visoni.
La liberazione non è stata ancora rivendicata.
Jake Conroy degli SHAC 7 a Milano
Si segnalano due appuntamenti interessanti per domenica 21 settembre 2014 a Milano presso Villa Vega Occupata in via Litta Modignani, 66.
Domenica 21 settembre 2014 – Ore 14 (puntuali!) incontro/dibattito con Jake Conroy degli SHAC 7 (Usa):
“Imparare dalle esperienze: guardarsi indietro per capire come andare avanti”:
Gli anni ’90 hanno visto la crescita di un forte movimento radicale di base negli Stati Uniti e a livello internazionale, che ha raggiunto il suo culmine in una delle più significative campagne nella storia del movimento per la liberazione animale ‘Stop Huntingdon Animal Cruelty’ (SHAC), la campagna per chiudere il laboratorio di vivisezione Huntingdon Life Sciences. Partendo da un’analisi degli ultimi 20 anni di attivismo possiamo ragionare su come si sono raggiunti determinati risultati e quali fattori hanno invece fermato alcune lotte: la presentazione tenterà di offrire spunti per tornare a creare un movimento di liberazione animale strategicamente efficace.
Domenica 21 settembre 2014 – Ore 16: Presentazione del dossier ‘Nessuna faccia buona, pulita e giusta a EXPO 2015? a cura del gruppo ‘Farro&Fuoco – Alimenta il conflitto’:
Un lavoro di documentazione e approfondimento sui retroscena del grande evento milanese, EXPO 2015, e delle devastanti ‘grandi opere’ connesse, che unisce analisi del discorso pubblico, politiche economiche e strategie di marketing incentrate sul tema del ‘benessere animale’. Poiché questo evento lungo sei mesi si strutturerà attorno al tema dell’alimentazione, della produzione di cibo ed energia -tutto riassunto nello slogan ‘Nutrire il pianeta, Energia per la vita’- nel dossier vengono analizzati i principali partner di Expo che ne sostanziano questo tema: Slow Food, Coop Italia e Eataly. Tre esempi di capitalismo che si presenta come ‘umano, sostenibile, di sinistra e verde’, che strizza apparentemente un occhio al ‘benessere animale’ e al rispetto dell’ambiente per renderlo più digeribile alla vasta platea di elettori-tesserati-consumatori, ma che in realtà -sotto il velo della propaganda- perpetra una infida e pericolosa opera di dominazione e sfruttamento.
Il dossier Nessuna faccia buona, pulita e giusta a EXPO 2015 è liberamente scaricabile in formato .pdf (900 kb)