Fonte: Asinusnovus
di Marco Maurizi
Sono rimasto molto sorpreso, e negativamente, dall’articolo di Leonardo Caffo intitolato Il terzo antispecismo. Stato dell’arte e proposta teorica, pubblicato sul blog “minima et moralia”. Leggere Caffo è sempre una ventata di novità, si percepisce una ricerca – spesso quasi un’esigenza viscerale – di nuove strade e questo è un’ottima cosa, soprattutto in un ambiente, come quello “animalista”, dove c’è un po’ troppo la tendenza a fossilizzarsi su slogan ripetuti ad nauseam. Lo stile ironico dell’autore, poi, rende la lettura sempre piacevole, il che non guasta. Purtroppo in questo caso l’articolo, nonostante un promettente inizio, cede ad una vis polemica che manca clamorosamente il suo oggetto e rischia di confondere invece che di chiarire la posta in gioco degli attuali dibattiti interni all’antispecismo. Insomma, ciò che manca in questo intervento è proprio un’adeguata ricognizione dello “stato dell’arte”, inadeguatezza che rende anche la “proposta teorica” alquanto dubbia nelle premesse e nelle conseguenze.
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