Processo contro Green Hill: comunicato Coordinamento Fermare Green Hill / Vitadacani

cane1 770x512 - Processo contro Green Hill: comunicato Coordinamento Fermare Green Hill / Vitadacani

Veganzetta pubblica il comunicato del Coordinamento Fermare Green Hill con una nota:


Una breve considerazione sulla questione del processo.
Sicuramente il Coordinamento Fermare Green Hill e Vitadacani hanno svolto nel tempo un lavoro encomiabile, e sono tra i maggiori protagonisti del successo ottenuto: il merito di quanto accaduto va loro riconosciuto. E’ legittimo che ci siano associazioni che si costituiscano parte civile al processo, nel tentativo di ottenere un risarcimento economico che danneggi ulteriormente gli aguzzini di Green Hill. Allo stesso modo è legittimo che chi ha lottato per la liberazione dei Cani imprigionati, segua lo processo in questione e vigili sul suo andamento. Il problema di fondo rimane però sempre lo stesso: il fatto che ci si affidi a un processo celebrato da istituzioni speciste, secondo leggi speciste (quindi legittimandole, e legittimando l’idea che sottendono), che normano e permettono lo sfruttamento degli Animali, e che puniscono comportamenti errati o colpevoli nelle modalità di sfruttamento di esseri senzienti che in ogni caso sarebbero finiti sotto i ferri dei vivisettori. Il processo contro Green Hill è indubbiamente importante, ma è e rimane un processo contro specifici maltrattamenti, e non certo contro la vivisezione in quanto tale. Per abbattere e sconfiggere definitivamente la tortura sugli Animali non servono processi, ma capovolgimenti culturali e consapevolezze individuali e collettive. La vera giustizia per le vittime non umane della vivisezione non è da ricercarsi nei tribunali.

—-@—-

Lo scorso lunedì 23 giugno si è tenuta la prima udienza del processo contro Green Hill srl.

Sono imputati Bernard Gotti, consulente della Marshall Bioresources e responsabile delle procedure interne dell’allevamento di Montichiari, Ghislane Rondot, che gestiva di fatto Green Hill insieme a Gotti, Roberto Bravi, direttore dell’allevamento, e Renzo Graziosi, il veterinario.
Sono tutti imputati di maltrattamento, per il calore insopportabile mantenuto nei capannoni, per il frastuono, provocato dai continui latrati, in cui i cani sono stati costretti a vivere, per aver privato i cani della luce naturale del sole, per aver fatto vivere gli animali in ambienti privi di stimoli, e a volte in mezzo alle loro feci e al loro sangue; per aver costretto le fattrici a continui parti, fino a consumarne la vita, fino a ridurle allo stremo, per aver separato i cuccioli dalle loro mamme troppo presto, sbattendoli in gabbie senza alcun gioco, in mezzo a segatura che ne ha troppo spesso provocato la morte per soffocamento, spesso privati di acqua e cibo.

Per aver utilizzato il tatuaggio invece del microchip, con il solo motivo di abbattere i costi, senza tener conto della grave sofferenza inflitta.
Per aver causato la morte di 104 cani.

Quelli di cui la magistratura ha trovato traccia.
Quelli per i quali si è indagato.
Oltre a tutti gli altri, migliaia, morti là dentro o nei laboratori.

Vitadacani Onlus, che di queste atrocità è venuta a conoscenza già dal 2007, e già da allora ha denunciato, chiesto di intervenire, bussando ad ogni porta, dai funzionari locali ai politici seduti sugli scranni del Pirellone o della Regione Lombardia, su fino al Ministero, ha presentato istanza di costituzione di parte civile.

Il Coordinamento Fermare Green Hill è al suo fianco, come sempre stato negli anni della campagna per la chiusura di Green Hill.
Come è stato quando si è trattato di ritirare e sistemare nelle nuove case i più di cinquecento cani usciti da quell’incubo nel luglio del 2012 ed a noi affidati.
Per un vizio procedurale il dibattimento è stato sospeso.

Il processo inizierà il 29 ottobre.
Noi saremo lì.
A guardare negli occhi i responsabili di tanto orrore.
Coloro che tante volte abbiamo incontrato.
Che ogni volta, tronfi nella loro incrollabile sicurezza, hanno affermato che mai saremmo riusciti a chiudere Green Hill.
Che mai avremmo vinto.

Saremo lì per tutti i cani deportati e torturati.
Per i cani dimenticati nel furgone a morire soffocati.
Per quelli uccisi perché difettosi.
Per quelli che non ce l’hanno fatta.
Per la liberazione animale.

Coordinamento Fermare Green Hill / Vitadacani Onlus

Il processo contro Green Hill comincia

Fonte Veganzetta


Domani 23 giugno 2014 presso il Tribunale di Brescia si apre il processo contro Green Hill.
I quattro imputati sono accusati di maltrattamento e uccisione ingiustificata di Animali. I fatti si riferiscono alle condizioni di detenzione e a un centinaio di cuccioli trovati morti per congelamento all’interno del lager di Green Hill a Montichiari.
Come antispecisti non possiamo aspettarci nessun tipo di giustizia all’interno di un’aula di tribunale.
All’interno di quel lager sono nati e reclusi migliaia di Animali non umani, poi deportati all’interno di altre strutture lager dove venivano sistematicamente seviziati, torturati e successivamente uccisi, dopo essere stati sfruttati nei modi più disumani che la nostra specie (unica capace di tanta crudeltà) impone loro.
Continua a leggere

Processo Green Hill: Approfondimenti sulla terza udienza e dichiarazione

Fonte Veganzetta


Lunedi’ 26 maggio si è svolta la terza udienza del processo per la liberazione dei Cani dal lager di Green Hill presso il Palagiustizia di Brescia.
L’udienza è stata rinviata ad Aprile 2015 per il riconoscimento da parte della giudice del legittimo impedimento avanzato dall’avv. Arena, che difende la maggioranza delle persone imputate, e che rappresenterà la LAV come parte civile nel processo contro Green Hill che si aprirà il 23 giugno 2014. Lo stesso ha anche accennato a un’eventuale strategia difensiva con funzione rieducativa per le persone imputate che sospenderebbe in questo modo il processo.
Continua a leggere

Comunicato Coordinamento Fermare Green Hill: “Processo contro chi ha liberato i beagle di Green Hill”

Fonte: Coordinamento Fermare Green Hill


Processo contro chi ha liberato i beagle di Green Hill

Il 28 aprile 2012 ha segnato la storia del movimento animalista italiano e non solo.

Quel giorno incredibile sono stati liberati, in pieno giorno, 70 beagle da Green Hill, il tristemente famoso allevamento di cani destinati alla vivisezione.
Una liberazione avvenuta in pieno giorno, decine di persone scavalcavano la recinzione per portare in salvo quei cani.

Lunedì 26 maggio si terrà una delle ultime udienze del processo contro le 13 persone arrestate quel giorno.
In questo momento così importante cogliamo l’occasione per rivendicare fino in fondo la giustizia di quell’azione straordinaria. Quanto accadde non fu un caso. Ma qualcosa che doveva accadere proprio in quel momento, all’apice della campagna “Altrimenti ci arrabbiamo” che avevamo lanciato il mese precedente. Era il momento perfetto, con tutta Italia a sostegno della nostra campagna e inorridita da quel lager.
Continua a leggere

Verso la chiusura del processo delle 13 persone imputate per la liberazione a Green Hill

Verso la chiusura del processo delle 13 persone imputate per la liberazione a Green Hill

Si ricorda che il 26 Maggio 2014 alle ore 11 presso il Tribunale di Brescia, si terrà un’udienza fondamentale del processo contro le 13 persone attiviste coinvolte nella liberazione dei Cani Beagle dal lager di Green Hill avvenuta il 28 aprile 2012. L’udienza prevede l’interrogatorio delle 13 persone imputate, e sarà l’ultimo appuntamento giudiziario prima della sentenza prevista per metà giugno. La sentenza verrà emessa pochi giorni prima dell’inizio del processo contro Green Hill che vede quattro imputati accusati di animalicidio e maltrattamento.
L’azione del 28 aprile 2012 ha rappresentato un momento importante per il movimento antispecista e liberazionista mondiale, e come tale andrebbe sostenuta, e rivendicata, da chiunque creda che non si possa lasciare la vita e la libertà di esseri senzienti a disposizione d’interessi economici e leggi che considerano la schiavitù, lo sfruttamento, la tortura e l’uccisione come pratiche da tutelare.
Sarò all’interno del Palazzo di Giustizia per ribadire la mia opposizione a leggi ingiuste, e rilanciare azioni di solidarietà a tutte le persone non umane che subiscono un sistema di leggi ingiusto e crudele.
Continua a leggere

La campagna contro Green Hill: frammenti di una storia di liberazione animale

Il 28 aprile 2012 a Montichiari (BS) avviene una delle più importanti liberazioni della storia dell’animalismo in Italia.

Cronistoria della campagna di protesta contro Green Hill liberamente estratta dall’articolo “GREEN HILL 28 MESI VISSUTI DI CORSA…” pubblicato su “La Voce dei SENZA VOCE” n° 88 autunno 2012 (qui la versione in formato pdf), rivista periodica della Lega AntiVivisezionista (LEAL)

 

Continua a leggere