Processo Green Hill: udienza rimandata e fine del processo

sul tetto di green hill - Processo Green Hill: udienza rimandata e fine del processo

 

Con grande piacere si apprende che la seconda udienza relativa al processo a cinque attiviste e attivisti che occuparono il tetto del lager di Green Hill il 14 ottobre 2011, che si sarebbe dovuta svolgere oggi 25 febbraio 2019 presso il Tribunale di Brescia, è stata rimandata al 27 gennaio del 2020.
Ciò significa la prescrizione dell’ipotesi reato e di fatto nessuna conseguenza per chi quel giorno occupò il tetto.
Con questa notizia tecnicamente si conclude la vicenda processuale per l’azione di l’occupazione che innescò una mobilitazione nazionale fino alla liberazione dei Cani prigionieri nella struttura.

Processo Green Hill: pesanti richieste di condanna per chi liberò i Cani

Il 21 settembre si è svolta l’udienza che vede 13 persone imputate di vari reati per la liberazione dei Cani del 28 aprile 2012 a Green Hill. In tale occasione il PM ha avanzato le sue richieste di pena.

Per riassumere la situazione il gruppo dei 13 imputati lo si può suddividere approssimativamente in 2 categorie.

La prima: riguarda le persone che sono fisicamente entrate scavalcando la rete e si sono introdotte nei capannoni portando fuori alcuni Cani e consegnandoli a chi era fuori. Queste persone sono accusate di furto aggravato. Questa categoria è quella per cui il PM ha avanzato richieste di pena più lievi che si aggirano dagli 8 mesi all’anno, con l’applicazione dei benefici di legge.  Continua a leggere

Quel 28 aprile 2012 a Montichiari: cronaca di una liberazione

gh 1.13 - Quel 28 aprile 2012 a Montichiari: cronaca di una liberazione

 

Fonte Veganzetta

Fabio Serrozzi è una delle persone umane che il 28 aprile 2012 entrò nei capannoni del lager di Green Hill a Montichiari (BS) per liberare i Cani che vi erano rinchiusi. Per tale azione èstato fermato e arrestato ed ora è uno degli imputati al processo che si sta celebrando a Brescia.
A distanza di più di tre anni Fabio ha voluto scrivere per Veganzetta la sua testimonianza come attivista liberazionista, per ripercorrere – e condividere con chi legge – la sua versione dei fatti di quella storica giornata che ha segnato un punto di svolta fondamentale per la lotta per la liberazione animale in Italia. Grazie Fabio.
Buona lettura.


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Dichiarazione di Luana Martucci al processo Green Hill – 16 giugno 2015

Di seguito la dichiarazione integrale letta in aula il 16 giugno 2015 da Luana Martucci imputata nel processo contro le liberazioni avvenute nel lager di Green Hill il 28 aprile 2012. 


DICHIARAZIONE AL PROCESSO GREEN HILL 16 GIUGNO 2015

Lo sfruttamento animale, dell’uomo e della terra è ciò su cui si basa il sistema tecno-industriale della nostra società.

Un sistema economico che tende alla massificazione dei profitti trasformando ogni essere vivente in oggetto, merce. Così viene istituzionalizzato il massacro di milioni di vite animali ogni anno.

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Intervista a un’imputata nel processo Green Hill a Radio Blackout

Il 10 giugno 2014 Luana Martucci imputata nel processo Green Hill per la liberazione avvenuta nel 2012, è stata intervistata da Radio Blackout.
L’intervista può essere ascoltata per intero visitando il link di seguito.
Buon ascolto.


https://radioblackout.org/podcast/intervista-ad-unimputata-del-processo-greenhill-puntata-del-10-6-14/

Il processo contro Green Hill comincia

Fonte Veganzetta


Domani 23 giugno 2014 presso il Tribunale di Brescia si apre il processo contro Green Hill.
I quattro imputati sono accusati di maltrattamento e uccisione ingiustificata di Animali. I fatti si riferiscono alle condizioni di detenzione e a un centinaio di cuccioli trovati morti per congelamento all’interno del lager di Green Hill a Montichiari.
Come antispecisti non possiamo aspettarci nessun tipo di giustizia all’interno di un’aula di tribunale.
All’interno di quel lager sono nati e reclusi migliaia di Animali non umani, poi deportati all’interno di altre strutture lager dove venivano sistematicamente seviziati, torturati e successivamente uccisi, dopo essere stati sfruttati nei modi più disumani che la nostra specie (unica capace di tanta crudeltà) impone loro.
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