Fiumi di latte di Pecora scorrono per le strade e nei canali in Sardegna ormai da molti giorni. I pastori sardi sono in rivolta a causa del prezzo troppo basso del latte e come metodo di lotta per attirare l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, non hanno trovato di meglio che gettare sull’asfalto quello che ritengono essere il frutto del loro duro lavoro.
La diatriba è tra allevatori e filiera produttiva casearia, con lo Stato chiamato in causa dai primi a fare da mediatore. Insomma una questione squisitamente economica e commerciale per spuntare un miglior prezzo per litro dell’”oro bianco” della Sardegna, che però ha anche dei chiari risvolti culturali ed identitari. Continua a leggere