Due belle giornate antispeciste a Volterra

volterravegan - Due belle giornate antispeciste a Volterra

 

La presentazione del libro “Proposte per un Manifesto antispecista” si è svolta domenica 2 agosto 2015 a Volterra – nell’ambito della manifestazione VolterraVegan – nel migliore dei modi. Nonostante la tempesta d’acqua che ha colpito la città la sera del sabato, il resto delle giornate è stato baciato da un gradevole sole estivo che ha fatto da cornice alle attività in programma.

Molte tematiche ed eventi, molto pubblico, molto interesse, partecipazione e un clima cordiale e rilassato: questo è ciò che VolterraVegan ha offerto. Un’invasione pacifica di stand vegan in pieno centro storico cittadino ha completato l’opera. Va dato atto all’organizzazione dell’evento (Gavol onlus e Gallinae in Fabula) di aver saputo coinvolgere efficacemente le realtà locali (amministrazione, esercizi pubblici e strutture ricettive) che infatti hanno risposto in modo entusiastico.

Grazie quindi a organizzatrici e organizzatori e in particolare a Rita Ciatti, Leonora Pigliucci e Leonardo Caffo.

Proposte per un Manifesto antispecista a VolterraVegan 2015

ma volterravegan - Proposte per un Manifesto antispecista a VolterraVegan 2015

 

Domenica 2 agosto 2015 alle ore 10,30 presso le Logge di Palazzo Pretorio – Piazza dei Priori a Volterra (PI) nell’ambito della manifestazione VolterraVegan 2015, si terrà la presentazione del libro “Proposte per un Manifesto antispecista” a cura di Adriano Fragano e con l’introduzione dell’attivista Rita Ciatti e della giornalista Leonora Pigliucci di Gallinae in Fabula Onlus
Con l’occasione verrà distribuita gratuitamente anche la Veganzetta cartacea.

Non mancate, vi aspettiamo.

Programma completo di VolterraVegan 2015

Quando si parla di liberazioni

Fonte Veganzetta


calamaro - Quando si parla di liberazioni

Illustrazione di Emy Guerra per Veganzetta

Quando si parla di liberazioni, immediatamente viene in mente l’azione diretta volta a sottrarre gli Animali dai tanti Lager in cui sono rinchiusi, salvandoli così da una (non) esistenza in gabbia trascorsa tra privazioni e maltrattamenti, nell’attesa dell’uccisione per essere trasformati in “prodotti”.

Sono tante le maniere in cui si può mettere in atto una liberazione di questo tipo, ed è importante distinguerne le diverse modalità – principalmente a volto scoperto o coperto – poiché ognuna risponde a strategie diverse e mira a raggiungere obiettivi specifici; soddisfacendo, sempre, la finalità precipua di restituire agli Animali la dignità ed esistenza di cui sono stati privati, talvolta alcune liberazioni riescono a trascendere la contingenza dell’atto stesso, inserendosi e configurandosi entro una più complessa prospettiva d’azione a lungo termine. In questo modo una liberazione non mira “soltanto” (le virgolette sono d’obbligo perché quando si parla di salvare una vita non è mai un “soltanto” ed è sempre un gesto di incalcolabile valore: di fatto il valore di una vita non è misurabile) a salvare alcune vite, ma apre scenari inediti di una diversa considerazione dell’Animale, per un momento sottratto alla finzione di una realtà che solo lo reifica e degrada, per restituirgli la sua preziosa, unica individualità.

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Spot anti-elettorale

Fonte Veganzetta


Il non-voto non deriva da inettitudine o qualunquismo, è disobbedienza civile.
Votare significa comunque accettare di far parte di un certo sistema sociale, politico ed economico. Chi accetta questo sistema, e vorrebbe solo che a governare ci fossero persone più oneste, più capaci, più interessate al bene della res-publica, fa bene ad andare a votare. Chi non accetta questo sistema – e non lo accetta radicalmente in quanto funzionale al mantenimento dello status quo che fonda essenzialmente la sua sopravvivenza nel capitalismo, e in definitiva nella riduzione dell’individuo a merce (anche il voto è merce di scambio) – dovrebbe astenersi.
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