Il biscotto antispecista

biscotto antispecista - Il biscotto antispecista

 

Fonte: Veganzetta


Se pensavate di aver visto ormai tutto, vi stupiremo con un effetto speciale: ecco a voi il biscotto antispecista.
Trovarsi tra le mani un prodotto alimentare la cui confezione reca una descrizione del genere, fa un certo effetto, inutile negarlo; si è già parlato molto in passato dell’esplosione del fenomeno vegan a livello commerciale, se n’è parlato mettendo in guardia gli entusiasti dello scaffale vegan da una grave deriva ideologica e di principi a favore del mero consumismo capitalista, paventando un possibile pericolo anche per l’ambito antispecista: come sempre però la realtà supera di gran lunga la fantasia.
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Una bella serata antispecista al Brigata 36

birra letture antispeciste brigata 36 - Una bella serata antispecista al Brigata 36

 

La serata di domenica 17 maggio al CSA Antifascista Brigata 36 si è parlato di antispecismo dopo aver gustato una ricchissima apericena vegana. In un clima conviviale tra domande e riflessioni ad alta voce, è stato presentato il libro “Proposte per un Manifesto antispecista” e distribuita la Veganzetta cartacea.
A delle buone letture a volte è possibile abbinare un buon bicchiere di birra, se la birra poi è autoprodotta dalle amiche e dagli amici del Brigata 36, è ancora meglio.
Grazie per l’accoglienza amichevole, per l’interesse e per la disponibilità e grazie in particolar modo a Davide per l’organizzazione dell’evento.

Pubblicità antispeciste alla mostra sul veganismo a Firenze

vivere vegan mostra firenze aprile 2015 1 - Pubblicità antispeciste alla mostra sul veganismo a Firenze

 

La mostra “Vivere Vegan: La Scelta” ha aperto i battenti il 14 aprile – con un notevole successo di pubblico – e rimarrà aperta fino al 28 aprile.
Tra le numerose fotografie esposte, ci sono anche alcune pubblicità antispeciste di Campagne per gli animali che è possibile visionare di seguito.
Il programma è ricco e vario, ricordatevi del 22 aprile alle ore 16 per la presentazione di “Proposte per un Manifesto antispecista“, Campagne per gli animali e distribuzione di Veganzetta cartacea.

Fotografie di Progetto Vivere Vegan

 

Firenze: grande mostra sul veganismo e presentazione libro

vivere vegan la scelta ma1 - Firenze: grande mostra sul veganismo e presentazione libro

 

Mercoledì 22 aprile alle ore 16.

Presentazione del libro Proposte per un Manifesto antispecista presso:
Panino Vegano, via M. Bufalini, 19/r a Firenze.
Presenta Adriano Fragano autore del libro.

Alla presentazione sarà possibile anche ritirare gratuitamente le copie cartacee di Veganzetta.

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Animalismo e doppio pensiero orwelliano

Fonte: Il Cambiamento


Dall’antropocentrismo all’antispecismo, dal veganesimo alla cultura della carne. Il rapporto dell’uomo con gli altri animali è spesso caratterizzato da profonde contraddizioni: come può un ‘amante degli animali’ essere allo stesso tempo un mangiatore di carne? Probabilmente si tratta di un controsenso, riconducibile a quel fenomeno che George Orwell definì ‘doppio pensiero’.

di Andrea Romeo – 20 Febbraio 2012

Che l’Occidente sia antropocentrico non vi è dubbio alcuno. L’antropocentrismo è una forma di pensiero che si ripercuote nella realtà determinando un’incessante recinzione e cementificazione della Natura, con l’obiettivo di creare habitat artificiali prevalentemente umani: la prima forma di Matrix in cui viviamo è la città. Tuttavia rimane il fatto che l’uomo, volente o nolente, deve convivere con altre creature che popolano il pianeta e, che ci piaccia o no, la Terra non è solo degli uomini, e guai se non fosse così, pena l’estinzione!


Continua a leggere qui: www.ilcambiamento.it/articoli/animalismo_doppio_pensiero_orwelliano


Il cibo è lo specchio della società

Le responsabilità individuali che abbiamo nei confronti degli Animali destinati a essere smembrati e trasformati in oggetto-cibo-merce sono enormi, delegare ad altre/i le nostre decisioni alimentari, pensare che esse siamo estranee a un’etica del rispetto dell’alterità e dell’Animale (anche umano) è un errore imperdonabile. Con questa chiave di lettura diviene un’interessante la riflessione di Paul Roberts proposta di seguito.


Dobbiamo riconoscere che quello che è successo al nostro sistema alimentare, e, di conseguenza, a noi stessi, non è stato un processo casuale e inevitabile. La trasformazione del sistema alimentare è di fatto stata guidata e plasmata da una delle forze umane più potenti e brutalmente efficienti: il mercato. Quel sistema, però, è ancora in gran parte un cantiere aperto, un prodotto di miliardi e miliardi di decisioni umane. E se molte di quelle decisioni vengono prese in luoghi e contesti che vanno ben oltre il nostro controllo, ce ne sono molte altre che vengono prese più vicino: nelle nostre regioni, nelle nostre comunità e nelle nostre cucine. Da migliaia di anni il cibo è lo specchio della società. È la fonte del materiale e delle idee che hanno portato avanti la civiltà, nonché i meccanismi a causa dei quali la civiltà sembra ora cadere a pezzi. Agli albori del XXI secolo, siamo più vicini a quel precipizio di quanto lo siamo mai stati, però siamo forse maggiormente in grado di allontanarcene. La fame è sempre stata uno stimolo per la creazione di un mondo migliore, e lo è ancora.

Paul RobertsLa fine del cibo, Codice edizioni, 2009