Mutazioni

L’editoriale del nuovo numero (5/2012) della rivista quadrimestrale vegana/antispecista Veganzetta.

mutazioni - Mutazioni

 

 

Editoriale

Mutazioni

Il 15 maggio 2007 è la data di nascita della Veganzetta. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, ma questo foglio che molti hanno imparato ad apprezzare ha sempre tentato di mantenere una linea netta e coerente che con un po’ di orgoglio rivendichiamo.

Se linea e sostanza sono rimaste le stesse, non altrettanto si può dire per la forma, anzi il formato, del giornale che è cambiato più volte a testimoniare la volontà continua di sperimentare. Come molti Animali compiono più volte durante la loro vita una muta che li trasforma permettendogli di crescere, così la Veganzetta compie le sue. Ancora una volta infatti vi proponiamo una nuova veste che speriamo incontrerà il vostro favore.

Si tratta del classico formato A4 con ben dodici pagine stampate in bianco e nero, quindi un formato più agevole e più spazio per articoli, notizie, illustrazioni e fumetti (come potrete vedere in questo numero). Ma anche più spazio alle pubblicità antispeciste di Campagne per gli animali, agli eventi antispecisti e vegani e a tematiche legate alle strategie di comunicazione. Insomma, una mutazione per rendere la Veganzetta sempre più una rivista.

Per non farci mancare nulla, abbiamo chiesto alla nostra grafica di reinterpretare il logo della Veganzetta mantenendo solo la “V” originaria che lo contraddistingue. Il risultato, che rappresenta a nostro avviso pienamente lo spirito del giornale, lo potete vedere in questo numero.

Attendiamo commenti, critiche, suggerimenti, apprezzamenti, aiuti e lamentele: il tutto ci sarà estremamente utile per continuare a crescere e caparbiamente esistere.

Dedichiamo questo numero a Baracchino e Desmond: due Cani che hanno vissuto in modo molto diverso e che ora non ci sono più. Il primo in libertà e dignitosamente, il secondo in catene e tra atroci sofferenze.

 

baracchino e desmond - Mutazioni

 

Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?

Dal ritornello di una celebre canzone di Giorgio Gaber alle precisazioni su destra, sinistra e antispecismo su Veganzetta


https://www.veganzetta.org/?p=698#comment-23758


Carlo il 3 aprile 2012 alle 03:16

mi dispiace, ma sono fortemente in disaccordo con l’articolo e con il dossier.

probabilmente l’estrazione politica di chi scrive è troppo distante dalla c.d. destra per sapere che non esistono solo le destre conservatrici e reazionarie.

così come con il termine sinistra non si intende necessariamente una politica marxista… con destra si intende una pleiade di dottrine, di idee, di spunti e di opinioni politiche estremamente varie.

esistono – per citare alcuni esempi – una destra liberale (leggendo Locke si possono trovare prodromi di antispecismo) ed una destra repubblicana (Giuseppe Mazzini ne è stato un celebre esponente); in entrambi i casi il cuore della politica è l’etica della libertà, ed in entrambi i casi chiaramente in linea con l’etica antispecista.

Continua a leggere

Non-Persone

Il tema degli Animali come persone è di indubbia importanza per l’elaborazione teorica antispecista.

Di seguito un articolo della Veganzetta online sulla Giornata della Memoria. C’è da aggiungere che di NON PERSONE ne parlava il secolo scorso George Orwell nel suo famoso romanzo di fantapolitica “1984”, le NON PERSONE (nonpersons) erano persone che per la società del Grande Fratello non potevano e non dovevano esistere, pertanto veniva rimossa anche ogni traccia del loro passato.


Non persone

www.veganzetta.org/?p=1252

Il 27 gennaio è il “Giorno della memoria”, un giorno che si celebra in tutto il mondo per non dimenticare le immani stragi di Umani che sono state perpetrate dal regime nazista durante il periodo della seconda guerra mondiale. Un giorno per ricordare e ripensare alla Shoah, per ricordare quel 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche liberarono i prigionieri nel campo di sterminio di Auschwitz , rivelando al mondo intero gli orrori dell’olocausto. Non solo ebrei, ma anche sinti, rom, dissidenti politici, omosessuali, malati di mente… Tutti coloro che erano stati considerati inferiori dall’ideologia razzista del nazismo.
La giornata della memoria serve per non dimenticare tutto ciò e per evitare che si ripeta. A quando una giornata della memoria per TUTTI gli esseri senzienti? Per tutti gli Animali?
Mentre si pensa a tali atrocità, molte altre sono in atto: ora, ovunque. Durante lo sciopero dei trasportatori si sono viste immagini di autotreni pieni di Animali costretti in spazi angusti per ore ed ore: sfiniti, assetati, affamati, terrorizzati. Loro non soffrono? O sono solo (come è stato detto al TG2) dei condannati a morte per i quali vanno risparmiati almeno i patimenti del viaggio? Ma coloro che ricordiamo oggi non erano trattati alla stessa maniera?
La RAI ha prodotto un documentario che raccoglie alcune testimonianze di quanto accaduto nei campi di concentramento, lo ha intitolato NON PERSONE. Ci sono miliardi di NON PERSONE che stanno compiendo il loro doloroso viaggio verso il macello ora, anche ad esse dobbiamo pensare, perché questa tragedia finisca e perché non venga dimenticata. Anche loro sono NON PERSONE che attendono disperate di essere aiutate, di essere salvate.
Il 27 gennaio sarà una commemorazione completa solo quando capiremo ciò che stiamo facendo agli altri Animali e a noi stessi. Solo allora sarà la Giornata della memoria.

Lettera aperta della Veganzetta al futuro movimento antispecista: le radici comuni

Fonte: www.veganzetta.org/?p=451


Ogni percorso finito ha un suo punto di partenza ed un suo arrivo. Non fa eccezione la filosofia antispecista che come punto di arrivo ha la liberazione animale (umana e non) e di conseguenza una nuova società  umana libera, solidale ed egualitaria. Disquisire sul percorso e sul suo arrivo è già  un esercizio arduo, ma risulta impossibile se viene a mancare un requisito fondamentale: una partenza comune. Fuor di metafora ci preme come redazione della Veganzetta affrontare il tema delle radici comuni del pensiero antispecista, radici assai complesse e variegate, ciò perché senza una solida base da cui partire ogni sforzo per avanzare risulterebbe vano, e quanto sta accadendo, e quanto è accaduto di recente, lo dimostra. Continua a leggere

Doveri umani o diritti animali?

Fonte: Veganzetta.org


“La delimitazione della volontà, o ragione pratica, rispetto all’arbitrio consente a Kant di porre in evidenza la specificità dell’etica rispetto al diritto, ossia della legislazione etica rispetto a quella semplicemente giuridica. Mentre la prima fa dell’azione un dovere e del dovere un movente della volontà, tanto che per poter parlare di eticità si deve sempre partire dall’idea del dovere, la seconda ammette altri moventi per le azioni, tra i quali, oltre all’inclinazione e repulsione, anche l’idea di una coazione esterna che unita alla legalità delle azioni, cioè del semplice accordo con le leggi, fondi il diritto in senso stretto. In etica l’uomo è costretto dall’idea del dovere che la ragione assume come massima dell’azione, nell’ambito del diritto vi sono sì doveri ma esterni, poiché non si esige che l’idea di dovere sia motivo determinante soggettivo dell’arbitrio” (*).
Continua a leggere

Le insidie dello specismo speculare

Fonte Veganzetta n° 1 / anno II


L’occuparsi di diritti degli Animali, trascendere (non dandole per assodate, ma ignorandole) tutte le problematiche legate alla società umana, per concentrarsi sulle immensità del dolore Animale causato direttamente da tale società, rappresenta non solo un clamoroso errore strategico, ma anche un pericoloso cedimento concettuale.
Il problema di fondo – a nostro avviso – è la scarsità di approfondimento della questione prettamente “umana” della filosofia antispecista; mentre sempre più persone possono senza difficoltà dirsi d’accordo con il concetto di diritti animali, concetto affrontato da autori del calibro di Peter Singer, Tom Regan, Gary L. Francione, Jim Mason, James Rachels – solo per citare i più blasonati – pochi hanno ritenuto opportuno affrontare forse l’aspetto fondamentale dell’antispecismo, sempre citato, ma quasi mai indagato: la liberazione animale. Continua a leggere