Un futuro vegano, parola di economista

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Alvin Roth, premio Nobel per l’economia, docente all’Università di Pittsburgh e professore presso l’Harvard Business School, ha dichiarato in un’intervista che il veganismo, ossia il rifiuto di ogni forma di sfruttamento degli animali, diventerà il paradigma principale in un futuro prossimo.

Nell’ultimo numero della rivista TIME, il giornalista Joel Stein ha rivelato alcune delle previsioni di Roth per il 2014: “mangiare carne potrebbe diventare ripugnante” per la popolazione generale.
Ripugnanza significa che le persone rifiutano e si oppongono, in maniera decisa e spontanea, a realtà che non vengono più considerate normali e moralmente accettate.

La consapevolezza dell’esistenza degli allevamenti intensivi, il dolore degli animali e la preoccupazione per la propria salute, ogni giorno diventano più diffuse. E’ del tutto possibile che il consumo di carne diventerà presto l’eccezione e non la norma, sostiene il professore e continua:
“Gli americani si sentono giustificati nel criticare i giapponesi perché cacciano e mangiano balene e delfini. Pensiamo che delfini e balene siano intelligenti, ma lo sono anche le mucche. Entrambe le specie sono ugualmente specie sociali, intelligenti, fornite di personalità distinte e ricche di emozioni.
Il modo in cui la nostra società accetta di mangiare uno e rigetta l’altro non ha basi razionali.”


Nota di MA: Viene da chiedersi per quale motivo debba essere un economista (seppur premio Nobel) a predire un futuro vegano fondato sul rispetto degli Animali, forse anche questo è un segno dei tempi: il veganismo diviene sempre più “appetibile” dal punto di vista economico.

Indirizzo breve di questa pagina: https://www.manifestoantispecista.org/web/B9iu0

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