Pare esserci un grande interesse ultimamente nei confronti delle tematiche animaliste e addirittura antispeciste da parte della politica partitica. I programmi in vista di primarie e votazioni di varia natura, si arricchiscono di argomentazioni in favore degli Animali.
Alcuni partiti, o singoli politici, si spingono addirittura a stigmatizzare l’antropocentrismo.
E’ importante ricordare che la società che l’antispecismo desidera ardentemente, non è costituita da strutture e sovrastrutture sociali che rappresentano qualcuno, non ci sono apparati e organi che si occupano del governo della “cosa pubblica”, non ci dovrebbe essere manco lo Stato a dirla tutta.
Chi tra i politici di professione, e chi a nome di un partito politico parla di antispecismo, dovrebbe al limite farlo a titolo personale. L’antispecismo non può entrare a far parte di alcun programma di partiti politici istituzionali, non dovrebbe essere argomento di discussione in vista di elezioni, perché semplicemente è un’idea in antitesi con l’attuale modello di governo della società umana.
Si propone un articolo pubblicato su Veganzetta che riguarda tale questione.
La disinformazione, il pressapochismo, l’ignoranza, la malafede. C’è tutto in questo articolo che parla dei radicali e di Parte in Causa. Non si sa da dove cominciare a confutare la inesattezze scritte qui.
Prima di tutto, non esiste una posizione ufficiale dei radicali in materia di animalismo e dintorni. I radicali sono un partito libertario che ammette pluralità di vedute su praticamente tutto (informatevi). In secondo luogo, Parte in Causa, associazione radicale antispecista di cui sono segretaria, è nata anche per contrapporsi proprio a posizioni filo-vivisezioniste espresse in seno ai Radicali soprattutto da parte dell’associazione Luca Coscioni. Capisco che per chi è abituato alle purghe staliniane dei dissidenti sia difficile concepire un movimento che ospiti al suo interno posizioni antitetiche, ma essere libertari vuol dire anche questo. In terzo luogo, la conferenza al Senato NON è stata organizzata dai Radicali (che in quanto entità politica unitaria non esistono) bensì dall’Istituto Mario Negri. Alla conferenza è stata invitata, tra gli altri, l’On. Coscioni e noi come Parte in Causa eravamo fuori dalla conferenza a presidiare e ad esprimere il nostro dissenso, espresso anche in forma di comunicato. Informarsi mai, eh?
Cordiali saluti
Maria Giovanna Devetag
Aggiungo, a proposito dell’usare animali per andare a caccia di voti. che ho pubblicamente dichiarato più volte (e lo rifarò) che NON darò il mio voto alla lista Amnistia Giustizia e Libertà, promossa dai radicali, a causa della presenza in lista di Maria Antonietta Farina Coscioni e di Maurizio Turco, entrambi portatori di istanze pro-vivisezione. Ma si sa, è molto più facile scrivere articoletti semplicistici, populisti e disinformati.
Saluti,
MGD
Grazie dell’informazione
Buongiorno Maria Giovanna,
Ricevo questo tuo commento e la risposta a un commento identico da parte di Veganzetta.
Per risparmiare tempo rimando quindi alla risposta di Veganzetta: http://www.veganzetta.org/?p=2139#comment-26415